DiTre Italia, dopo il successo internazionale riscosso al Salone del Mobile 2015, racconta la nuova filosofia del Brand, nata da un attento studio delle forme e dei materiali, ispirata ad un’idea di living dal sapore di lusso understated, pensato per potersi adattare alle abitudini di chi lo vive quotidianamente e fondata su una costante passione per i dettagli di eccellenza produttiva.
Ecléctico è il nuovo divano di DiTre Italia firmato Spessotto e Agnoletto, è un imbottito modulare che il consumatore può scegliere di personalizzare a proprio piacimento, soddisfacendo sia l’esigenza di comfort e praticità. Con pochi semplici gesti, e senza l’intervento di alcun tecnico montatore, è possibile cambiare l’aspetto di Ecléctico per adattarlo alle proprie necessità: ad esempio per dare al living un aspetto più
lineare e minimal o per accogliere più comodamente gli ospiti.
L’innovazione risiede nella possibilità di variare l’altezza di tutto il divano: il consumatore potrà decidere di togliere lo schienale alto per utilizzare quello basso e viceversa, aggiungere o levare il materassino extra-comfort alla seduta, mettere i piedini alti o lasciare quelli bassi. Ecléctico è il divano che, con pochi semplici gesti, assume caratteri diversi fra loro: “minimal” trapuntato o liscio a terra, “informal” trapuntato o liscio con piedini alti, “comfort” liscio a terra con materassino extra-comfort.
Monolith è un progetto di divano organico costruito con volumi modulari e di facile lettura. Una ispirazione “family feeling” lega l’imbottito ad un palcoscenico di funzioni che non esagerano in virtuosismi estetici ma privilegiano la funzionalità, la gamma di accessori e la magia del dettaglio. Nella sua linearità Monolith ha una eccellenza sartoriale visibile nella soluzione di confezione: come un abito, il tessuto è calzato sui cuscini con l’inserimento di zip verticali a vista. L’accurata attenzione per il dettaglio enfatizza il rigore di un divano che ha una modularità innovativa ed è ricco di accessori, primo fra tutti il pannello “privacy”: un separè tessile che agevola la ricerca di intimità e come una quinta teatrale delimita l’area di appartenenza a piacere grazie ad una porzione di divisorio orientabile.
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