[blogo-video id=”246986″ title=”Belmond Grand Hotel Timeo Taormina” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.deluxeblog.it/e/e55/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=ywOI7MR6hmU” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjQ2OTg2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC95d09JN01SNmhtVT9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj48L2lmcmFtZT48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzI0Njk4Nntwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjQ2OTg2IC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjQ2OTg2IGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Pensi a Taormina e viene spontaneo il collegamento con l’arte e i paesaggi, ma anche con gli alberghi da sogno, come il Grand Hotel Timeo, che impreziosisce la “Perla dello Ionio”. Il complesso ricettivo siciliano, direttamente confinante con il Teatro Greco, risale al 1873 e rappresenta la massima espressione dello stile Framon. La struttura, immersa in un parco di 2.5 ettari popolato da numerose specie floreali tipiche, ospita al suo interno la celebre “terrazza letteraria”.
Circondata da un panorama spettacolare, questa rappresenta da sempre il luogo d’incontro privilegiato per gli illustri ospiti. Tutte le camere, arredate con mobili di pregio, godono di viste molto panoramiche.
Le suite richiamano alla memoria gli sfarzi del barocco siciliano. Tra queste spicca la Kaiser Zimmer, con i suoi ambienti eleganti e ricchi di fascino, completati da una terrazza di oltre 220 mq, per vivere tutta la magnificenza della Sicilia aristocratica d’inizio secolo.
L’albergo (rinato agli antichi splendori dopo sapienti lavori di restauro) si affaccia in uno degli scenari naturali più suggestivi del mondo, in quell’incantevole perla di Taormina, che a Johann Wolfgang Goethe, giuntovi nel 1787, apparve come un “lembo di paradiso sulla terra”.