
A Border Collie named 'Spring' soars as he attempts to catch a frisbee during a competition at the annual 'Woofstock 90210' dog show in Beverly Hills, California on March 8, 2015. The annual event is held to raise money for animal welfare as well as find homes for rescue dogs. AFP PHOTO/ MARK RALSTON (Photo credit should read MARK RALSTON/AFP/Getty Images)
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60 candeline spente da poco ed essere ancora uno tra i giochi sulla cresta dell’onda, o dell’aria dovremmo dire. Un gioco amato da tutti, persone e animali. Tra i più giovanili al mondo. Più che un gioco, un vero e proprio stile di vita, libero, all’aria aperta, in compagnia di pochi amici che hanno la tua stessa passione.
Stiamo parlando del frisbee, un mito intramontabile dal 1957 – anno della sua ideazione – ad oggi, scelto per giocare all’aria aperta da oltre 200 milioni di persone.
Come ogni mito, anche il frisbee ha una storia affascinante alle spalle. Questo disco di 25 centimetri di diametro e dai bordi sollevati nasce in una pasticceria del Connecticut, “Frisbie“. Il frisbee infatti non è altro che il contenitore di latta delle torte che utilizzavano gli studenti di Yale per giocare sui prati tirandoselo dietro.
Dai giardini del college al successo il passo è breve ed è per merito di un uomo molto perspicace, il veterano della seconda guerra mondiale Walter Morrison, che il sogno di genereazioni di uomini – e cani – è diventato realtà. Assieme ad un suo amico, Warren Franscioni, i due lavorarono sull’aerodinamicità del gioco, rendendolo perfetto a solcare l’aria. I diritti oggi li detiene Wham-O, che nel 1957 lo piazzò sul mercato con il nuovo nome: frisbee.
Non solo gioco: dal 1973 il frisbee è anche una disciplina sportiva, con tanto di regole da rispettare nelle varie competizioni. Altri numeri? Il lancio più lungo di sempre è di 263 metri.