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Jem e le Holograms, le bambole vintage della Hasbro

Oggi non parleremo delle nuove bambole della serie Jem e le Holograms e neanche del film, no, oggi parleremo delle storiche bambole della Hasbro, quelle vintage degli anni Ottanta (e nel video potete vedere la mitica videosigla cantata da Cristina D’Avena).

Jem e le Holograms

Lo so, adesso si fa un gran parlare del nuovo film di Jem e le Holograms, sono state rilasciate diverse nuove bambole, ma non è di queste novità che voglio scrivere. No, oggi faremo un viaggio indietro nel tempo, torneremo ai mitici anni Ottanta e andremo a vedere le bambole vintage di Jem e le Holograms, parlando anche del cartone animato, visto e considerato che all’epoca erano inscindibili.

Jem e le Holograms: le bambole vintage della Hasbro

Come spesso succedeva negli anni Ottanta, per promuovere una determinata linea di bambole, ecco che veniva realizzato il cartone animato annesso. E la Hasbro non fu certo da meno: dopo aver lanciato la linea di bambole di Jem e le Holograms, ecco che arrivò una serie animata televisiva americana prodotta in collaborazione dalla Hasbro stessa e dalla Sunbow Production.

Mettetevi nei panni di un bambino degli anni Ottanta, seduto davanti alla televisione e parte questo nuovo cartone dove una cantante dalla chioma rosata, tutta ammiccante intona “Il mio nome è Jem, sono una cantante, bella e stravagante…”: chi poteva resisterle? La guardavano tutti all’epoca, le femminucce perché magari volevano emularla, perché erano conquistate dal suo guardarobo luccicante e multicolor o anche solo perché volevano sapere come andava a finire la storia dell’orfanotrofio (che, ad essere sinceri, dopo un po’ si perde nel meandro di sfide a suon di canzoni); la guardavano però anche i maschietti, complici tutti quegli ammiccamenti e quegli abitini succinti.

La Hasbro la sapeva lunga: metti in commercio una linea di bambole per contrastare lo strapotere della Barbie della Mattel, crea un guardaroba da urlo e poi lancia il cartone animato. E il dado è tratto, anche se a dire il vero la fama di Jem non durò a lungo quanto la Barbie, questo è un dato di fatto. Ma nulla è perduto, visto che adesso si pensa ad un film ed è stata dunque lanciata una nuova serie di bambole che di sicuro per un po’ darà nuova linfa al brand.

La Hasbro riuscì a creare una storia capace di attrarre tutti. La trama del cartone è questa: Jerrica Benton è una giovane fanciulla molto dolce che riceve in eredità dal padre prematuramente defunto una casa discografica, la Starlight Music. Ovviamente sull’orlo del fallimento e con la grave complicazione di dover gestire anche un orfanotrofio, la Starlight House (ecco la storia strappalacrime immancabile). Ma il padre di Jerrica le ha lasciato anche qualcosa d’altro in eredità: Synergy, un potentissimo computer che permette a Jerrica di trasformarsi nella cantante Jem (il computer le crea anche i vestiti di scena e tutti gli accessori connessi). Ecco che allora Jerrica/Jem decide di creare il gruppo delle Holograms, per salvare la Starlight Music e l’orfanotrofio annesso.

La band delle Holograms è così composta: Kimber Benton, sorella di Jerrica, alla tastiera: Aja Leith alla chitarra; Shana Elmsford alla batteria; Raja Alonso alla batteria. Il successo è immediato, le canzoni e gli spettacoli piacciono al pubblico e i soldi cominciano ad arrivare. Ma sorgono due problemi. Da una parte abbiamo Rio, fidanzato di Jerrica e manager del gruppo che finisce per innamorarsi di Jem, non rendendosi conto che Jerrica e Jem sono la stessa persona (questa cosa porterà Jerrica ad innamorarsi a sua volta di Riot, leader della band rivale degli Stinger, ma il lieto fine è dietro l’angolo).

In secondo luogo ci sono le band rivali. Le prime a comparire sulla scena sono le Misfits, guidate da Eric Raymond, ex-socio del padre di Jerrica. Dal rock e anche dal look più aggressivo, le Misfits sono composte da Phyllis “Pizzazz” Gabor (chitarra e voce), Roxanne “Roxy” Pellegrini (bassista) e Mary “Stormer” Phillips (tastierista). Verso la fine del cartone arriva anche il gruppo degli Stinger. Eric Raymond e le Misfits mettono in atto una vera e propria guerriglia contro le Holograms. E non solo a suon di musica, praticamente in ogni puntata ci sono attentati alla vita delle Holograms, incendi, incidenti e affini.

Le bambole delle Jem e le Holograms assomigliano in maniera sospetta alle Barbie, questo c’è da dirlo. La Hasbro fece uscire tutta una serie di vestiti, uno più sgargiante e improbabile dell’altro, adesso praticamente introvabili (ci sono dei vestiti vintage di Jem che costano anche 600 dollari, se ne avete ancora teneteli cari). Altra particolarità era che insieme alle bambole venivano vendute anche le audiocassette con i brani cantati durante le puntate (l’interprete di quei brani era Britta Phillips). In associazione a tutto ciò, ricordiamo anche che venne realizzato un fumetto di Jem e le Holograms, una sorta di fotoromanzo che utilizzava proprio le bambole della Hasbro come protagoniste. Per quanto riguarda i soggetti delle bambole, c’erano tutte le Holograms (Jem era presente sia in versione Jerrica che in versione cantante con acconciatura cotonata rosa) e le Misfits. E c’era pure il personaggio di Rio, con una chioma vaporosa che faceva concorrenza a Jem (forse anche per questo non veniva considerato un degno rivale di Ken e del Big Jim).

Foto | eBay



Bruna Marini Bruna Marini
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