Anni nell’ombra tra promesse e a volte qualche regalo, anni ad aspettare di passare un Natale insieme o di poter vivere il proprio amore alla luce del sole. E invece nulla, lui torna quasi sempre dalla moglie e quando si arriva a un punto di rottura, ovvero svelare alla coniuge che si ha una vita parallela, puntualmente l’amante viene abbandonata. Che si fa?

D’istinto si decide di vuotare il sacco. Alcune donne esasperate lo fanno: telefonano alla moglie o si presentano alla porta di casa e raccontano tutto. Una piccola vendetta, per il gusto di non restare un’ombra per sempre. Attenzione però perché la Cassazione non ammette questo comportamento.

Telefonare anonimamente alla moglie di un ex amante, per informarla delle scappatelle del coniuge, è un reato. È stato stabilito con la sentenza penale 28495, respingendo il ricorso di una donna condannata per molestie a 400 euro di ammenda, con la sospensione condizionale della pena.

Il caso in questione è quello di una signora che ha chiamato tre volte la moglie per raccontarle la storia avuta con il marito e altre due relazioni extraconiugali sempre del coniuge, tra Potenza e Bari. I giudici hanno stabilito che le chiamate anonime sonno delle molestie, anche se la tradita non ha mai interrotto le conversazioni, a dimostrazione che voleva ulteriori informazioni.

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ultimo aggiornamento: 07-07-2015