
Mother and her cute baby at home. Mother enjoying in free time with her little baby. Mother holding little baby in her arms.
Il WeWorld Index 2017 ci svela la situazione delle donne e dei bambini in tutto il mondo, sottolineando che sono moltissime le situazioni in cui queste categorie soffrono di insufficiente, grave o gravissima esclusione: si parla di 102 paesi sui 170 analizzati. Se l’Africa Sub-Sahariana è il paese con il maggiore rischio di esclusione sociale, non è che in Italia stiamo tanto meglio.
La Norvegia e i paesi del Nord Europa sono i più inclusivi del mondo: grandi le attenzioni alle esigenze di donne e minori. Fanalino di coda, come gli altri anni, la Repubblica Centrafricana e i paesi dell’Africa Sub-Sahariana in generale. Il rapporto, inoltre, segnala un peggioramento in molti paesi, come Gambia, Gibuti, Camerun, Siria, Danimarca, Tanzania, Sudan, Uganda, Papua Nuova Guinea e Gabon; mentre migliorano Etiopia, Botswana, Serbia, Colombia, Zambia, India, Iran, Sud Africa, Bhutan e Pakistan.
E com’è la situazione in Italia? Il WeWorld Index 2017 Il nostro paese è al 21esimo posto della classifica e a livello globale non è una posizione orribile, ma se si considerano solo i paesi europei presi in considerazione nello studio, il nostro paese risulta il meno inclusivo tra gli stati fondatori dell’Unione Europea. Per quello che riguarda le donne, l’inclusione è rimasta invariata rispetto l’anno scorso, soprattutto per quello che riguarda la salute.
E’ migliorata di poco la partecipazione politica, mentre il lavoro continua a penalizzarci: le donne hanno più lavori precari rispetto gli uomini e, nonostante un leggerissimo miglioramento del reddito rispetto al passato, siamo comunque meno retribuite rispetto agli uomini. E la maternità incide ancora troppo sulla mancata inclusione femminile nel mercato del lavoro, anche soprattutto a causa di politiche a sostegno delle madri lavoratrici che non esistono e non sono adeguate alle reali esigenze delle mamme e delle famiglie.
Via | Repubblica