Con il termine shopping compulsivo si intende l’acquisto compulsivo di abiti e accessori, tipica dell’Occidente: è una dipendenza, che può avere diverse intensità. Non solo incide profondamente sulla personalità e sul portafoglio di chi ne soffre, ma ha anche un impatto ambientale non indifferente, come sottolineato da Greenpeace in occasione del Fashion Summit.

Per le persone lo shopping diventa una vera e propria ossessione: al momento degli acquisti ci si sente euforici, quasi sotto l’effetto di una sbornia emotiva, ma poi la felicità è destinata a durare poco, perché abbiamo bisogno di altro shopping per sentirci soddisfatti, entrando così in un circolo vizioso. Accumuliamo cose che non indosseremo mai e ci sentiamo in colpa per questo, anche se non riusciamo a smettere.

Si compra non perché si ha bisogno di qualcosa, ma per sentirci appagati, per ritrovare la fiducia, per allontanare lo stress e per fare in modo che gli altri ci apprezzino perché siamo alla moda. Conseguenze che, a lungo andare, possono rendere inaccettabile la vita.

Cosa fare? Cercare aiuto: questo è il primo passo per uscire dallo shopping compulsivo.

Via | Ansa

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ultimo aggiornamento: 11-05-2017