Per ricordare Louise e per fare in modo che nessuno soffra più come lei e come la sua famiglia, è stato realizzato un webdocumentario sulla sua vicenda. Accedendo al sito si possono leggere tutti quei messaggi pieni di crudeltà e di cattiveria che la giovane ha dovuto subire, prima di decidere di compiere il gesto estremo di togliersi la vita, come ricorda anche Selvaggia Lucarelli in un suo post su Facebook.
Secondo le statistiche della polizia belga, i casi come quello di Louise sono purtroppo in aumento: a oggi un adolescente su 10 ha subito violenza verbale in chat e social network. Molto spesso i ragazzi non raccontano nulla ai genitori, perché si vergognano, e affrontano tutto questo dolore da soli.
Il progetto permette di capire quanto sia odioso il fenomeno del cyber bullismo e solo educando i ragazzi ai potenziali pericoli di certi comportamenti e i genitori a controllare il comportamento online dei figli che si può fare qualcosa. Per non dover più raccontare di ragazzi che si suicidano perchè insultati.
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