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Ha sfilato sulle passerelle di Milano Moda Donna la collezione primavera estate 2017 di Stella Jean che inizia in Myanmar, dove la cultura popolare fa del calcio e del “chinlone”, la sua variante locale, uno sport amato da grandi e piccoli come espressione di libertà, divertimento, condivisione. Stella Jean riflette sul significato inclusivo della moda, un linguaggio globale che, come il calcio, diventa koinè stilistica in passerella, tra tradizione e futuro.

Il caos ordinato dei mercati e delle case da tè di Yangon, dove le sovrapposizioni di “longyi”, vesti tipiche birmane, sono fonte di ispirazione per look sperimentali dall’esprit borghese. La ricerca stilistica di Stella Jean ha come punto d’arrivo la giustapposizione di esotismo, volumi e linee rubate all’atmosfera dei ricevimenti diplomatici nel Sud-est asiatico degli anni ’40 fino ad arrivare ad Aung San Suu Kyi oggi, volto della grazia e della forza unite nella resistenza pacifica, ed espressione di un’estetica che parla di orgoglio e promozione delle proprie radici.

Il decorativismo di Préfète Duffaut, pittore della scuola di Saint Soleil, irrompe sulle plissettature metropolitane. Sarong che si sovrappongono agli chemisier dai volumi fluidi diventano perfette divise geek chic, distillati di un cross over culturale. Maglie intarsiate con la fascia da capitano e polo vintage-soccer sono abbinate a gonne iper femminili: forza, determinazione e gentilezza sono i tre volti del womenswear Stella Jean.

Camicie e chemisier in abbinamento ad abiti e gonne drappeggiati, ispirati al sarong; abiti lunghi, fluidi chemisier in seta o cotone stampato; tailleur e tute in crêpe de chine; maglie da calcio in jersey o organza, impreziosite da stemmi e decori ricamati a filo; cardigan con fascia da capitano di calcio ricamata sul braccio; polo sportive rigate; gonne, abiti e shorts plissettati; abiti e camicie di ispirazione anni ‘40, in seta stampata o ricamata con i motivi della collezione; gilet lungo con maxi tasche laterali; gilet trench senza maniche; giacca da buttero; giacca dal taglio classico anni ‘80 con sovraspalle ricamati removibili; sopragonna in organza con ricamo di galli e pannocchie e in organza rigata con ricamo di aironi; beachwear in lycra stampata con i motivi della collezione.

Tra gli accessori spiccano le ballerine da ritmica ricamate con perline; ciabattine con file di raffia e ricamo di perline masai in cima; scarpe della cara nonnina con tacco basso in pelle colorata liscia e pelle colorata traforata a contrasto; sabot piatti e con tacco basso con fiocco in tessuto rigato realizzato a telaio a mano in Burkina Faso, mentre le collane e i bracciali con soggetti di pesci o a tema calcio in fer forgè sono realizzati ad Haiti; a chiudere la borsa in pelle con motivo maschera, la tracolla in pelle con cinghie e la bag con fiocco.

I look uomo dialogano con la collezione donna in un gioco di equilibri ironici, tra il tema sportivo e la sartorialità contemporanea: la giacca da buttero e impermeabile in PVC, cappotto e giacca classici con dettaglio fascia tennis laterale, in vita; dettagli tennis su vita di pantaloni, maniche e collo di polo, maglie e capispalla; maglie classiche girocollo, cardigan, maglie con scollo a V e polo con dettagli e colori tipici del tennis; felpa sportiva in 3 colori.

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ultimo aggiornamento: 01-10-2016