Il fegato grasso è un’alterazione grave e di solito la nostra ghiandola viene definita così quando il 5 percento del suo peso è a contenuto lipidico (consideriamo che un fegato mediamente pesa 1,5 kg). A favorire queste situazioni ci sono diversi fattori: come una dieta squilibrata, troppo calorica e, neanche a dirlo, ricca di grassi, così come l’anemia, l’alcolismo, l’obesità e il diabete.

È un disturbo raro? No. Non per questo dobbiamo sentirci sollevate; il famoso detto mal comune mezzo gaudio non dovrebbe neanche sfiorarci in questa situazione. Il fegato grasso compare soprattutto nelle persone con più di 50 anni, ma secondo le analisi tra il 20 e il 40 percento degli italiani ha questo disturbo. Come sapete, il fegato non dà sintomi, soprattutto non fa male.

Non aspettatevi quindi dolori addominali, come campanello di allarme. È molto importante cercare di correggere la propria dieta, evitando i grassi animali, i dolci e l’alcol, e preferendo i prodotti vegetali. Quali sono i rischi? Si parla di steatoepatite e si tratta di una degenerazione cellulare che causa prima l’infiammazione e poi la morte degli epatociti. Da qui possiamo avere la cirrosi, soprattutto nelle persone alcolizzate, ma può svilupparsi la sindrome metabolica, l’insulina resistenza, se già non è presente, anche l’obesità. Tutte situazioni che accorciano la vita e in alcuni casi che possono causare la necessità di un trapianto.

Via | My personal Trainer

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 22-06-2013