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La galleria Lorenzelli Arte di Milano ospita Surfaces et Correspondances, che riunisce Enrico Castellani e Lee Ufan. Due artisti solo apparentemente lontani nelle loro ricerche, come spiega Federico Sardella, che insieme a Matteo Lorenzelli ha curato la mostra.

[quote layout=”big”]In realtà le strutture e i fondamenti sui quali si basano le opere sono poi gli stessi. C è una sensibilità di fondo comune, che in modo molto semplice potremmo dire che è quella contemplativa del giardino zen, dove il meno è il più, dove non ci sono fronzoli, dove gli elementi sono ridotti al minimo.[/quote]

E poi ha aggiunto:

[quote layout=”big”]Uno spazio privato e commerciale che dedica una mostra a due artisti di fama internazionale, riuscendo a creare un occasione pari a quello che potrebbe essere l’allestimento di una mostra in un grande museo, trovo sia un punto di grande forza per la galleria.[/quote]

Guardando le opere di Castellani, molto riconoscibili ma ancora dotate di quella forza compositiva nata nella Milano d’avanguardia di Fontana e Manzoni, e i lavori sia pittorici sia scultorei di Ufan, coreano trapiantato in Giappone, si ritrova confidenza con la complessità, in molti casi artisticamente risolta, dell’idea di superficie e degli interventi che l’artista può realizzare su di essa.

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ultimo aggiornamento: 22-05-2015