Il grattacielo Gherkin di Londra, il cui nome equivale in lingua italiana al termine cetriolo, è in vendita alla stratosferica cifra di 820 milioni di euro. A dispetto del prezzo, non dovrebbero mancare i potenziali i compratori, provenienti da tutto il mondo, sotto il richiamo delle sue credenziali dimensionali, estetiche e strategiche nella City.
La vendita è motivata dalle difficoltà finanziare, connesse alle fluttuazioni valutarie dei prestiti contratti dalla società che lo deteneva. Ad aprile il blocco immobiliare era finito in amministrazione controllata. Ora è pronto a cambiare proprietà.
Il Gherkin è stato completato nel 2003. La firma sul progetto è quella dell’architetto Norman Foster, cui non è certo mancata la fantasia per produrre una tela di intenso carattere espressivo. Il complesso edilizio si snoda su 180 metri, che emergono nella linea di demarcazione fra le sagome urbane e il cielo.
La sua dirompente personalità ne ha fatto lo sfondo per una serie di produzioni cinematografiche dell’era contemporanea, ma il quadro funzionale non è meno rilevante, sia in termini di collocazione ambientale che di razionalità compositiva. Ottima la rendita garantita alla compagnia in grado di affrontare con fluidità un investimento di tale portata. I quaranta piani del grattacielo sono molto appetibili.
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