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Una retrospettiva a Palazzo Reale di Milano espone fino al 25 settembre le opere di Emilio Isgrò. Un tributo dedicato all’artista siciliano che si snoda in altre due sedi: Gallerie d’Italia, dove è esposta l’anteprima del ritratto di Alessandro Manzoni dipinto da Hayez e cancellato in bianco e alla Casa del Manzoni con I promessi sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati.

A Palazzo Reale fanno da attrazione le installazioni, L’ora italiana (1985) e La veglia di Bach (1985), ancora poco note rispetto alle 200 opere in mostra, famose invece per il tratto della cancellatura e della parola che diventa arte. Una retrospettiva che indaga le tematiche affrontate dall’artista dagli esordi della sua carriera negli anni ’60 ad oggi, concentrandosi in particolare sul tema dell’identità e del’autorialità e sull’evoluzione dei codici linguistici.

In mostra il ciclo Guglielmo Tell presentato alla 45° Biennale di Venezia (1993) e l’installazione-partitura per quindici pianoforti Chopin. Tra le opere del primo periodo invece Il Cristo cancellatore (1968) e Dichiaro di non essere Emilio Isgrò (1971), per arrivare quarant’anni dopo al Dichiaro di essere Emilio Isgrò,.

Biglietto: gratuito
Orari di apertura: lun: 14:30 – 19:30; mar: 09:30 – 19:30; mer: 09:30 – 19:30; gio: 09:30 – 22:30; ven: 09:30 – 19:30; sab: 09:30 – 22:30; dom: 09:30 – 19:30.

Foto| palazzorealemilano.it

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ultimo aggiornamento: 05-07-2016