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Dopo aver girato tutto il mondo, torna a casa la mostra  intitolata “Amy Winehouse: A Family Portrait”, dedicata alla cantante inglese scomparsa nel 2011.

La mostra, partita proprio da Londra nel 2013, dal Jewish Museum di Camden Town, torna a casa dopo aver girato per 4 anni in città come San Francisco, Vienna e Tel Aviv.

Dal 16 marzo al 24 settembre saranno esposti numerosi oggetti appartenenti alla cantante che ha vissuto proprio nel distretto di Camden, dove si trova il museo. Lo scopo dell’esposizione è quello di far conoscere l’altra faccia di Amy Winehouse, i suoi lati più intimi e personali, sconosciuti ai più che invece sanno solo delle sue vicissitudini amorose e dei suoi problemi con alcol e  droga.

La mostra si sviluppa intorno a quattro punti:  i suoi legami con Londra, le influenze musicali, il suo stile unico e la fede ebraica trasmessa dalla famiglia discendente da immigrati Bielorussi. All’interno saranno esposti molti oggetti personali della cantante, appartenenti alla sua adolescenza, ma anche i suoi dischi, abiti, i suoi strumenti, la richiesta per entrare alla Sylvia Young Theatre School, l’abito di Luella Bartley indossato a Glastonbury nel 2008, le foto di famiglia.

All’esterno invece, lungo le strade di Camden, sarà possibile ammirare una serie di murales dedicati all’artista, realizzati in collaborazione con “Global Street Art“ da artisti e street writers come Captain Kris, Mr. Cenz, Philth and Amara Por Dios. “Amy Street Art Trail“, sarà invece dal 16 marzo al 4 giugno.

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ultimo aggiornamento: 26-02-2017