Terzultimo appuntamento con “La Grande Arte al Cinema”, rassegna che porta sul grande schermo i capolavori dell’arte.

Dopo l’ultimo appuntamento di successo sulla vita di Raffaello, si vola fino agli Stati Uniti, con “Il Giardino degli artisti”, documentario sull’Impressionismo Americano.
Il 9 e 10 maggio, nelle sale cinematografiche Nexo Digital, sarà una festa per gli occhi, dedicata agli artisti americani che sono stati folgorati dal giardino di Monet a Giverny e sono divenuti a loro volta dei giganti del calibro di Mary Cassatt, John Singer Sargent, Childe Hassam e molti altri.

Tutto comincia nel 1886, quando il mercante d’arte francese Paul Durand-Ruel porta trecento dipinti impressionisti a New York: da lì a breve moltissimi artisti americani faranno i bagagli e partiranno per un pellegrinaggio verso lo stagno più famoso di tutto il movimento impressionista. È da qui che prende il via il documentario di Phil Grabsky che racconta le vicende dell’Impressionismo americano e del suo rapporto con il Garden Movement, fiorito tra 1887-1920. Entrambi i movimenti hanno risposto al rapido cambiamento sociale causato dall’industrializzazione americana. La crescente urbanizzazione stava infatti spingendo l’emergente classe media a cercare rifugio in periferia, dove nel tempo libero era possibile coltivare piccoli e grandi giardini privati.

I protagonisti del film sono artisti come: Mary Cassatt, pittrice amica di Degas, Monet e Berthe Morisot che fece delle donne e della maternità uno dei temi chiave delle sue tele; Philip Leslie Hale  che fu anche scrittore e insegnante e dipinse The Crimson Rambler, l’olio su tela protagonista del poster del documentario; John Singer Sargent  nato a Firenze durante un soggiorno dei genitori in Italia e divenuto pittore cosmopolita oltre che ritrattista tra i più importanti dell’Ottocento americano. Accanto ad essi trovano spazio anche i Ten American Painters, l’associazione formata da 10 pittori  che nel 1897 diedero le dimissioni dalla “Società degli artisti americani” per dedicarsi a una nuova forma artistica in cui i parchi e le strade di New York, Chicago e Boston venivano ritratte come Monet e gli altri avevano fatto con il Bois de Boulogne e il bosco di Fontainebleau.

Per conoscere la sala più vicina a voi basta consultare il sito di Nexo Digital.

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ultimo aggiornamento: 08-05-2017