[blogo-gallery id=”141828″ layout=”photostory”]

Ci stava riuscendo bene a mantenere il completo anonimato. Banksy, lo street artist di Bristol, dall’inizio della sua carriera ha puntato sul non rivelare mai né il suo volto né tantomeno il suo nome. Fino a ieri.

Da ieri, infatti, tutto il mondo sa che Banksy si chiama Robert. A rivelarlo erroneamente è stato Goldie, icona della musica elettronica britannica, durante una sua intervista: l’artista, ospite di un programma radiofonico, stava rispondendo alla domanda sulla mercificazione dell’arte di Bansy e gli sarebbe scappato un “Robert” di troppo.

Non è servita a nulla la prontezza nel cambiare argomento, ormai la voce, o per meglio dire il nome, aveva già fatto il giro del mondo, confermando un rumor che si sospetta da tempo: dietro il cappuccio dell’artista misterioso si nasconderebbe Robert Del Naja, fondatore della trip hop band Massive Attack, che ha con Banksy una serie di indizi in comune, come la città di provenienza e la passione per i graffiti, come Goldie.

Una tesi sostenuta da qualche tempo da un giornalista del Daily Mail, Craig Williams, che un anno fa aveva pubblicato un servizio in cui metteva in parallelo i lavori di Banksy con le date dei Massive Attack o dei loro Dj set in alcune città in cui erano comparsi murales. Storia smentita però da Del Naja, che avrebbe parlato però di semplici coincidenze.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 23-06-2017