Un lavoro fotografico che esplora le materie del buio e della luce in 23 scatti 92×95 mm esposti per la prima volta nella Galleria Lorenzo Vatalaro in piazza San Simpliciano a Milano nel cuore di Brera.

Lo spazio accoglie le opere in modo intimo e suggestivo, offrendo una fruizione delle opere tridimensionale grazie all’alternanza di cornici e teche preziose di osservazione.
Il piccolo formato 92×95 mm, riduce le distanze con lo spettatore: chi guarda l’opera si concentra su un piccolo spazio e non sull’estensione, scoprendo meraviglie inaspettate.
Il fotografo milanese indaga con audacia la profondità e non l’estensione: un approccio che invita all’esplorazione, alla ricerca delle sorpresa, “Sorprese che alle volte ricordano cose passate” ci racconta Pietro Bologna – “e alle volte predicono cose future”.

In contro tendenza sulla moda dei grandi formati che stupiscono all’impatto ma che spesso scivolano addosso, incapaci di entrare e toccare contenuti.

In un momento storico che esalta l’immagine ottimizzata e la sua sovrabbondanza, Pietro Bologna espone con questo lavoro, l’originale valore iconico dell’immagine.

Al vernissagge, presente anche Giancarlo Majorino, presidente della Casa della Poesia di Milano, poeta e critico che introduce il lavoro fotografico “L’altro sguardo” con questo testo esclusivo:

Questi esseri, non esseri che fluttuano e tacciono
possono portarci chissà dove salde le nuove?
no, scuri entro sei milioni di nulla

insieme, e o certezze nomecognome
salde, infine, quasi sempre gran musica?
musiche ugualidiverse, taciturne per tutti

tirano parecchio con dentro specchi e vice
oscurità parecchie (qui addirittura versi
e/o parole e tonnellate di silenzio)

si può – chiudere trittici, prova curva
magari pure, “stratificazioni di nero
ottenute da frammenti” di dì!?

carte carte sovrappeste
ora il poeta tocca tale grand’astratta
forma formazione “più reale che
espressioni di ciò che sono, vivo e costruisco

Giancarlo Majorino, in dialogo con “L’altro Sguardo”, 2017

La mostra sarà fruibile nella Galleria Lorenzo Vatalaro fino al 31 ottobre 2017.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2017