Le mestruazioni sono un fenomeno assolutamente naturale, che riguarda le donne di tutto il mondo in età fertile. Ogni mese si ripresentano puntuali, a meno di non essere in dolce attesa o soffrire di disturbi di varia natura. Eppure intorno al ciclo mestruale ci sono ancora moltissimi tabù duri a morire: parlare delle mestruazioni è difficile, perché imbarazza, ci fa provare vergogna. E pensare che è un processo del tutto naturale per la fisiologia femminile!
Le mestruazioni in tutto il mondo vengono chiamate con i modi più disparati e spesso non si dice questa parola. Se in Occidente si evita di parlarne, in altre parti del mondo si arriva addirittura a isolare le donne con il ciclo mestruale, come ad esempio in Nepal. Ci sono poi dei luoghi del mondo dove le donne con il ciclo non possono entrare: e vi ricordate che le nonne ci dicevano di non toccare le piante durante quei giorni? Certi tabù ce li portiamo dietro da tempo: eh sì, ancora sono duri a morire.
Ad esempio nelle pubblicità non si usa mai un liquido rosso quando si sponsorizzano gli assorbenti, ma un liquido blu o verde: perché vedere il sangue del ciclo dovrebbe far paura quando nei film horror lo vediamo scorrere a fiume? Sempre nelle pubblicità il termine mestruazioni non si può dire e sui social le immagini vengono prontamente rimosse. E ancora, in alcune culture si pensa che siano una malattia che causa infertilità o la morte del marito, come nel Malawi.
Ma ancora nella società moderna si pensa che le donne con il ciclo non possano piantare i semi, allattare al seno…
Via | TPI
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