Si parla di leucemia mieloide acuta, una patologia molto grave e che colpisce 3.500 persone all’anno in Italia. Andiamo a vedere meglio cosa è.
In queste ore, anche a causa della morte di Sinisa Mihajlovic, ex mister del Bologna, si sente parlare di leucemia mieloide (in generale e acuta come nel caso dell’ex allenatore). Ma di cosa si tratta? Quali sono i suoi sintomi e come si interviene? Andiamolo a scoprire.
Leucemia mieloide: cosa è
Tale patologia è un tipo di tumore che colpisce il sangue, il nostro fluido vitale, portando alla distruzione dei globuli rossi e del midollo osseo che li produce.
Sul sito dell’AIRC è possibile leggere una definizione più precisa: “La leucemia mieloide acuta (LMA) è una malattia che si sviluppa nel midollo osseo e progredisce velocemente. Proprio per la velocità di progressione è detta acuta. Il midollo osseo è un tessuto spugnoso contenuto all’interno delle ossa lunghe e di alcune ossa piatte, dove hanno origine le cellule immature, dette anche cellule staminali o blasti, da cui si sviluppano le cellule che costituiscono la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine)”.
Si tratta quindi di una grave patologia tumorale che può colpire sia gli adulti che i bambini, e le cui speranze di guarigione sono legate sia alle nuove terapie messe in campo medico.
Esistono, però, diversi tipi di leucemia. Vediamo le differenze tra loro, come queste malattie si manifestano e come possiamo curarle.
Nel nostro midollo osseo si originano le cellule staminali indifferenziate, che poi si trasformano in cellule ematiche che vanno a comporre il sangue, suddividendosi in globuli bianchi (leucociti), globuli rossi e piastrine. Per quanto riguardale staminali midollari, a loro volta si distinguono in mieloidi (che possono diventare sia globuli bianchi che rossi che piastrine), e in linfoidi, da cui si originano esclusivamente i leucociti.
La leucemia mieloide colpisce proprio le staminali mieloidi, che invece di diventare cellule ematiche, si trasformano in cellule cancerose. Esistono due tipi di leucemia mieloide:
- Leucemia mieloide cronica (MCL), che raramente colpisce i bambini, non molto aggressiva e che procede lentamente
- Leucemia mieloide acuta (LMA), che ha un progresso rapido, talvolta fulminante, e che colpisce indifferentemente sia gli adulti che i bambini
Quali sono i sintomi della leucemia mieloide?
- Linfonodi ingrossati non dolenti
- Febbre o febbricola insistente
- Dimagrimento inspiegabile
- Comparsa di lividi ed ematomi spontanei sul corpo
- Mal di testa
- Dolori articolari e ossei simili a quelli influenzali
- Gengive che sanguinano, stomatiti ricorrenti
- Ferite che non si rimarginano
- Spossatezza
- Anemia
Una volta giunti alla diagnosi di leucemia mieloide, come si procede? Dipende dalla malignità della neoplasia. Infatti in caso di leucemia cronica, che progredisce lentamente, se i sintomi non sono particolarmente invalidanti i medici tengono il paziente sotto controllo in modalità di “attesa vigile”, pronti a cominciare una terapia oncologica ai primi segnali di aggravamento delle condizioni generali. Se, invece, la neoplasia è di tipo acuto, aggressivo e a rapido progresso, le terapie oncologiche a disposizione sono:
- Chemioterapia
- Radioterapia
- Trapianto di midollo osseo da donatore compatibile (spesso un familiare)
- Trapianto di cellule staminali del midollo osseo da donatore compatibile
Se queste terapie funzionano, soprattutto i trapianti, allora si giunge ad una regressione completa della leucemia e alla guarigione.
Come per tutte le patologie consigliamo di rivolgersi ad un parere medico esperto.
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