Chi ama i metodi di detersione naturali di certo avrà sentito parlare del sapone di Aleppo. Aleppo è una città della Siria che dà il nome a questo prodotto, in quanto per millenni è proprio qui che è stato prodotto e forse è sempre qui che è nato. Conosciuto anche come sapone siriano o sapone di ghar (che in siriano significa “alloro”), questo cosmetico è da secoli usato per pulire, disinfettare e curare pelle e capelli fragili, riscuotendo una discreta fama anche fuori dai confini mediorientali.

Molto simile al sapone di Castiglia per profumo oleoso, la variante siriana ha un quid in più che lo rende unico: la sua formulazione a base di liscivia e olio di oliva è arricchita dalla presenza di olio di alloro che conferisce alle saponette quel caratteristico colore verde-beige. Ma quali sono le proprietà di tale prodotto sulla cute e di conseguenza sul cuoio capelluto?

Presto detto. La combinazione degli oli fa si che questo detergente sia adatto alle pelli sensibili (anche quelle dei bimbi), secche e arrossate, pulendo delicatamente il derma e ammorbidendolo. In Siria viene usato non solo per l’igiene della pelle, ma anche come shampoo anti caduta dei capelli, come disinfettante e cicatrizzante delle ferite cutanee, contro le punture di insetti e anche come cura di malattie delle pelle quali psoriasi ed eczema.

Non solo, il potere emolliente e disinfettante lo rende adatto anche alle pelli giovani in quanto purifica il derma dal sebo in eccesso ma senza seccare l’epidermide. La presenza dell’alloro fa si che questo prodotto vanti anche discrete proprietà anti-fungine per cui è indicato per la detersione di chi soffre di tali patologie micotiche in forma lieve. Salvo diverso parere medico, ovviamente.

Bisogna dire che tale sapone pare sia nato innanzi tutto per contrastare i problemi di capelli, diventando poi la panacea a gran parte dei mali cutanei. La purezza di questo sapone lo rende infatti adatto alla pulizia del cuoio capelluto senza eliminare in modo aggressivo il film protettivo di rivestimento. Ecco perché in caso di capelli secchi o fragili e cute con forfora, si consiglia l’utilizzo di questo prodotto, anche in combinazione con altri ingredienti naturali in caso di esigenze specifiche.

L’utilizzo puro garantisce di suo una maggiore forza ai capelli che, meno stressati dai normali shampoo con SLES e SLS, cadranno di meno. In più, per chi ha capelli spenti, si consiglia di far succedere al normale lavaggio con l’Aleppo una sciacquata finale con mezzo litro d’acqua mescolata ad un cucchiaio di aceto di mele. La sinergia di queste due azioni lucida il fusto e lo liscia leggermente, come dopo l’utilizzo di un balsamo.

Come per ogni prodotto naturale, se decidiamo di acquistare il sapone di Aleppo, facciamo attenzione alla provenienza geografica, alla lista INCI e alle certificazioni allegate sull’etichetta che ci tranquillizzano sulla sicurezza degli ingredienti utilizzati. Ricordiamo poi che in commercio esistono anche versioni liquide del sapone di Aleppo che vanno dal classico detergente liquido per corpo e mani, allo shampoo al balsamo.

Ovviamente questi prodotti per mantenersi a lungo senza rovinarsi saranno addizionati con conservanti e quindi saranno meno “puri” delle varianti solide. Saputo questo cerchiamo quindi il giusto compromesso fra praticità di utilizzo ed esigenze di originalità del cosmetico. Magari anche leggendo sulla rete le opinioni di chi ha già provato prima di noi.

Foto | da Pinterest di Celilia Rosslee

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ultimo aggiornamento: 04-09-2013