Gli attacchi di artrosi cervicale, tra i vari sintomi, possono dare anche forti mal di testa di natura muscolo tensiva. Questa specifica cefalea è quindi legata proprio al deterioramento dei dischi cervicali (spondilosi cervicale) in associazione a rigidità articolari e muscolari che coinvolgono i nervi del cranio.

Tra le cause di questo comunissimo disturbo che colpisce anche persone giovani ci sono la sedentarietà, i difetti posturali, le deviazioni della colonna vertebrale e lo stress che costringe a continua tensione l’area delle spalle e del collo.

Quando un attacco di artrosi scatena anche la cefalea, in genere la prima terapia è di tipo farmacologico. Un analgesico da banco o un antinfiammatorio che abbia azione antidolorifica è la nostra salvezza. Tuttavia, quando questo genere di disturbi dolorosi si presentano di frequente, non durante la fase acuta, ma nei momenti di acquiescenza, si possono eseguire dei semplici esercizi che prevengono l’insorgenza del mal di testa o ne riducono l’intensità.

Si tratta di quattro movimenti molto semplici che coinvolgono i muscoli alla base della nuca e delle spalle, messi a punto da un medico dell’ospedale Le Molinette di Torino, il professor Franco Mongini e illusrati nel sito web nomalditesta.it. Si eseguono in pochi minuti (anche durante le ore lavorative) e permettono di ridurre del 30% il dolore e gli episodi di cefalea senza bisogno di farmaci.

Altra terapia efficace sono gli impacchi di calore, e l’agopuntura o agopressione. Un altro suggerimento che possiamo darvi per alleviare tutti i sintomi di artrosi cervicale, mal di testa incluso, è quello di rivolgervi ad un bravo osteopata.

In poche sedute in cui manipolerà la parte sofferente (quindi la zona della cervicale, delle spalle e del collo, ma anche della schiena se ci sono difetti nell’allineamento della colonna), lo specialista vi riporterà in condizione di equilibrio aiutandovi a rilassare tutta la muscolatura cervicale. Logicamente i danni da usura ai dischi delle vertebre cervicale sono irreversibili, ma almeno sui sintomi dolorosi associati si può intervenire.

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ultimo aggiornamento: 06-09-2013