La New York Fashion Week chiude i battenti, il mondo della moda è già proiettato verso Londra dove proseguono le altre sfilate di moda. Il gran finale di New York lo regala Marc Jacobs che ci presenta la sua collezione primavera estate 2014 in un clima davvero apocalittico, più che una semplice sfilata, il simpatico designer ci regala un’esperienza sensoriale. Per una volta forse vedere la collezione dallo schermo di un pc non è poi così male…
Marc Jacobs ha messo in piedi un clima post naufragio, si è ispirato alle alluvioni e agli uragani che periodicamente colpiscono gli Stati Uniti, ha ambientato la sfilata in una spiaggia deserta e disperata, a terra c’erano riviste stropicciate, mozziconi di sigaretta e pezzi di legno, a tutto questo aggiungete un caldo assurdo, nessuna aria condizionata e solo alcuni ventilatori che muovono un po’ la caldissima aria già presente in sala. Agli ospiti sono stati distribuiti ventagli di carta e bottigliette d’acqua ma, sono certa, che la sensazione di ritrovarsi in un altro luogo non è mancata… Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Anna Wintour di tutto questo, anche se Marc è uno dei suoi pupilli a tutto c’è un limite!
Sfilata di Marc Jacobs primavera estate 2014
La collezione primavera estate 2014 di Marc Jacobs è davvero insolita, si stacca nettamente dalle tendenze viste a New York e ci propone una sfilata molto scura e tetra, gli abiti scuri e le fantasie dark in pizzo sono vivacizzate da capi con delle maxi stampe con gli Ibiscus e le foglie di palma. Una collezione molto particolare, che quasi sembra essere scappata dai bozzetti della linea invernale… ma che ci offre una diversa prospettiva della stagione estiva.
Una collezione da digerire e analizzare a freddo… voi che ne pensate?
Foto | Facebook Marc Jacobs
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