Il caso della giovane Marilia Rodrigues Martins, la 29enne brasiliana uccisa a Gambara, comune in provincia di Brescia, è chiuso. Inchiodato dalle prove schiaccianti contro di lui e torchiato dal PM Ambrogio Cassiani, titolare dell’inchiesta, durante un interrogatorio durato 3 ore, l’ex capo della ragazza e unico indiziato dell’omicidio ha confessato.

E’ stato proprio Claudio Grigoletto ad ammazzare Marilia, che peraltro aspettava un figlio da lui. Svolta, ma senza sorprese, nel caso che per giorni ha posto al centro delle notizie di cronaca nera il piccolo centro lombardo in cui la ragazza era andata a vivere e lavorare, e dove ha trovato la morte.

Del resto Grigoletto aveva già ammesso di essere il padre del bimbo che Marilia stava aspettando, il “figlio della colpa”, che avrebbe messo in serie difficoltà il matrimonio dell’uomo. Come spesso in questi casi, infatti, la relazione extraconiugale va benissimo finché non ci sono conseguenze. Finché tutto rimane nell’ombra e non esiste rischio di mettere a repentaglio il ruolo di marito e padre esemplare che cercava di impersonare Grigoletto.

M il destino ci ha messo lo zampino, come si dice in questi casi, e la bellissima Marilia si è ritrovata incinta. Un movente perfetto per l’omicidio, e non a caso finora, anche prima di questa confessione che mette la parola fine alla vicenda, proprio l’ex datore di lavoro della giovane era sempre stato considerato l’unico indiziato. Dal canto suo Grigoletto aveva cercato disperatamente di negare tutto, o per lo meno di negare l’assassinio, sostenuto dai suoi legali Elena Raimondi e Renato Milini.

Sono stati proprio i due avvocati della Difesa ad avvisare i giornalisti che la posizione del loro assistito si stava aggravando, pur senza svelare i particolari. A quanto pare Grigoletto avrebbe anche fornito motivazioni diverse rispetto a quelle ipotizzate dai pm per il delitto, ma questi sono particolari che se utili in sede processuale, non cambiano lo stato delle cose.

Ciò che resta, ciò che turba e indigna, è l’ennesimo femmincidio. Ancora una giovane donna uccisa dall’uomo che sosteneva di amarla. Ancora un fatto di cronaca nera che sa di già visto, di già sentito. I nostri pensieri vanno tutti a Marilia e al suo bimbo che non ha potuto nascere, e a tutte le Marilie d’Italia. Ormai davvero troppe.

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ultimo aggiornamento: 13-09-2013