Il Gaviscon è un farmaco anti-acido utile in caso di reflusso, ma in gravidanza si può assumere senza rischi per la salute del feto? Sono tante, infatti, le mamme in attesa che soffrono per disturbi di stomaco provocati proprio dalla gravidanza.

Il feto che cresce nell’utero comprime gli organi digerenti, in particolare lo stomaco, rendendo più difficoltosa la digestione e favorendo bruciori epigastrici (alla bocca dello stomaco), ernia iatale e naturalmente il fastidioso reflusso gastroesofageo, che a sua volta, a causa dei rigurgiti acidi che irritano la mucosa dell’esofago, possono favorire l’infiammazione di quest’ultimo (esofagite).

Alla luce di questa sintomatologia così comune tra le donne in dolce attesa (evidentemente non tanto “dolce”, in questo caso), il medico potrebbe decidere di prescrivere il Gaviscon, un farmaco a base di sodio alginato e sodio bicarbonato, in grado di alleviare l’acidità e ridurre i sintomi infiammatori. Ovviamente il problema che ogni futura mamma si pone è quello relativo alla salute del proprio bambino. I farmaci di sintesi in genere sono sconsigliati in gravidanza, perché contengono principi attivi potenzialmente tossici per il feto in pieno sviluppo.

Ecco perché, anche in caso di infezioni (ad esempio alle vie urinarie, molto comuni in gravidanza) si dovrebbe cercare di risolvere o prevenire il problema con i rimedi naturali limitando l’assunzione di antibiotici solo se proprio indispensabile. Lo stesso avvertimento vale per tutti gli altri medicinali, dagli antinfiammatori agli antipiretici. Per quanto riguarda il Gaviscon, in genere questo farmaco, nel dosaggio per gli adulti, si assume per via orale una o due volte al giorno (si tratta di compresse masticabili) ed è ben tollerato.

In gravidanza può essere assunto senza particolari rischi alleviando i tipici disturbi gastrici delle mamme in attesa, ma solo all’occorrenza, quindi se proprio indispensabile. La cosa da non fare, quindi, è quella di esagerare o di assumere questo farmaco senza aver avvisato il proprio ginecologo. Meglio, invece, provare prima con i rimedi naturali – come le tisane digestive e un’alimentazione mirata e leggera – piuttosto che rivolgersi subito alla “scorciatoia” farmacologica.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 08-10-2013