L’amamelide, nome botanico Hamamelis Virginiana, è un arbusto originario degli Stati Uniti e del Canada, che viene largamente coltivato anche in Europa. Di amamelide ne esistono al mondo almeno 100 specie diverse e per via della fioritura autunnale, proprio nel periodo di Halloween, questa pianta si è meritata l’appellativo di “nocciola della strega”, grazie anche alla tipologia di fogliame molto simile a quella del nocciolo.

Le parti sfruttate della pianta sono foglie e corteccia e gli utilizzi spaziano dall’uso orale a quello topico per curare una molteplice varietà di problemi. C’è chi consiglia i decotti di amamelide per problemi dell’apparato digestivo quali cattiva digestione, sanguinamento delle pareti dello stomaco e problemi a livello intestinale, come dissenteria e infiammazioni delle mucose.

Ma le proprietà maggiori di questa pianta sono sperimentate nella cura di problemi a livello dermatologico. Essendo un buon antinfiammatiorio, l’acqua di amamelide viene utilizzata in caso di scottature e ustioni, ma anche in presenza di cute lesa, a tendenza acneica e grassa. L’amamelide lenisce la pelle arrossata, chiude i pori, purifica il derma dalle impurità in modo delicato ma efficace. Sono molto rari i casi di irritazione dopo l’uso di questi prodotti.

Anche in caso di pruriti locali, sia a causa di allergie sia per punture di insetti, le applicazioni topiche di gel di hamamelis aiutano a trovare sollievo. Stessa cosa vale in caso di emorroidi, ferite di lieve entità ed ematomi, la cui guarigione viene accelerata dall’uso localizzato di prodotti contenenti i principi attivi della pianta.

Le proprietà astringenti e sgonfianti dell’amamelide trovano anche posto nella lotta contro le borse sotto gli occhi, derivate da un ristagno di liquidi nella zona perioculare. Sfruttando tali benefici si consigliano anche applicazioni e bagni di hamamelis a coloro che soffrono di vene varicose e stasi venosa, in quanto questa pianta funge da vasoregolatore, tamponando il disagio.

In caso di usi topici, come già detto, l’amamelide è ben tollerata dalla pelle. Nel caso in cui invece si volesse procedere a cure endogene, si consiglia di consultare un medico per la corretta posologia, in quanto un sovradosaggio può portare a danni della mucosa gastrica e del fegato.

Foto | da Flickr di mason bryant

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ultimo aggiornamento: 02-11-2013