A San Martino il mosto diventa vino. E in tutta Italia, ma soprattutto nelle regioni di tradizione vitivinicola, per onorare l’usanza si festeggia a tavola assaggiando il novello. Il menù dell’11 novembre comprende caldarroste, carne alla brace, piatti tipici della propria località e ovviamente l’immancabile calice di vino nuovo con cui brindare alla festa. Ma quali sono le sue origini?

Forse vi stupirà o forse no, ma prima di diventare una festa di tradizione cristiana (anche se i rituali sono decisamente pagani), l’11 novembre era una data cara soltanto ai druidi. In tale giorno si festeggiava infatti la fine del Capodanno Celtico, detto Samhain o anche Samuin. I riti antichi del Samhain, che oggi coincidono con quelli di Ognissanti e di Halloween, si estendevano fino alla metà di novembre, periodo in cui si faceva il punto della situazione sul raccolto, sui beni alimentari e sulle greggi.

Era una sorta di rituale di passaggio dalla stagione più mite a quella più fredda, in cui le mandrie venivano portate giù dai pascoli estivi e il bestiame veniva macellato per l’inverno. Nel primo medioevo italiano, novembre era il mese in cui tutte le attività ricominciavano a pieno ritmo: da quelle agricole a quelle legislative ed era il periodo dell’anno in cui si ricominciava a macellare la carne di maiale.

Il Vescovo Martino che morì l’8 novembre del 397 ma le cui esequie ebbero luogo l’11 novembre, diventò così il Santo cristiano dei rituali novembrini, durante i quali si mangiava carne macellata e si finiva il vino vecchio che stagnava nelle botti per poi riempirle con quello novello. Vino, quest’ultimo, che ovviamente veniva anche assaggiato prima di essere travasato. E da qui il legame fra il Santo di Tours e la buona bevanda alcolica.

I festeggiamenti di San Martino, oltre che in Italia sono onorati anche altrove nel mondo. In Irlanda tradizione vuole che l’11 novembre si sacrifichi un animale al Santo, nel Regno Unito dove San Martino è Martlemass si mangia carne di bovino macellata, nei Paesi Bassi i bambini girano per le strade con lanterne di carta cantando la canzone “Sinte Sinte Maarten” e in Portogallo si mangiano carne alla brace e caldarroste alla luce di grandi falò. E anche qui, come da noi, l’11 novembre diventa il primo giorno utile in cui degustare il vino nuovo.

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ultimo aggiornamento: 11-11-2013