I valori di omocisteina nel sangue sono un indicatore importante delle condizioni di salute di cuore, arterie e reni, ma questo esame è ancora poco richiesto dai medici di base.

Infatti proprio come il colesterolo LDL (“cattivo”) e i trigliceridi sono in grado, in modo asintomatico, di incrostare le nostre arterie favorendo cardiopatie, ictus e attacchi di cuore, anche l’omocisteina, “silenziosamente”, può danneggiare il nostro apparato cardiovascolare.

Si tratta di una molecola proteica, nello specifico l’omocisteina è un aminoacido alimentare che viene metabolizzato a livello renale da alcuni enzimi e soprattutto dalle vitamine B6, B12 e dall’acido folico. In condizioni normali i valori di omocisteina nel sangue non creano nessun problema, ma quando la concentrazione di questa molecola aumenta eccessivamente (superando, per donne, la soglia-limite di 10 micromoli per L di sangue, mentre per gli uomini saliamo a 13), allora può creare scompensi anche gravi.

Accumulandosi a livello ematico senza poter essere smaltita correttamente, l’omocisteina produce anomalie nella circolazione del sangue, cosa che alla lunga si ripercuote sia sull’attività cardiaca che sulla funzionalità del sistema nervoso (costituendo fattore di rischio per malattie degenerative tra cui Parkinson e Alzheimer) e sulla salute dell’apparato osseo. Quali possono essere le cause dell’iperomocisteinemia? Ecco le più comuni:

  • Alimentazione troppo ricca di grassi e di proteine animali
  • Carenza di acido folico e vitamine del gruppo B
  • Insufficienza renale

Attenzione alle diete iperproteiche, se seguite per un periodo di tempo troppo lungo possono favorire l’aumento dei livelli di omocisteina nel sangue con tutte le possibili conseguenza negative che abbiamo visto. Per prevenire, quindi, malattie cardiache e degenerative e mantenere il cuore il buona salute, è necessario ridurre il consumo di grassi e di proteine animali nella propria alimentazione, e ogni tanto effettuare un test di controllo anche dell’omocisteina, oltre che del colesterolo totale. Infatti solo attraverso questo esame possiamo scoprire se questa molecole stia già procurando danni al nostro apparato cardiocircolatorie e ai nostri reni, e agire di conseguenza. Parlatene con il vostro medico!

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ultimo aggiornamento: 18-11-2013