Il tè matcha è una delle varietà di tè più pregiate in commercio. A differenza degli altri tè verdi, categoria di cui fa parte, che si presentano in filtro o foglie sfuse, il suo aspetto è polveroso e il suo gusto morbido e meno pungente. Ma rispetto alla varietà bancha o sencha, contiene anche più caffeina, il che lo rende inadatto a chi ha problemi di tachicardia, ansia o insonnia.

In effetti il matcha è da sempre stato utilizzato in Giappone dai monaci Zen per garantire loro una maggiore resistenza al sonno durante le lunghe ore di meditazione. E anni più tardi il suo utilizzo si è affermato anche fuori dai monasteri, diventando il protagonista della celebre Cha no yu, conosciuta anche come “Cerimonia del tè”.

Il metodo di coltivazione e preparazione è particolare. Il matcha è prodotto solitamente nelle zone più umide del Giappone e viene raccolto nel periodo primaverile. Alcune settimane prima i contadini ricoprono le pianticelle con teli o stuoie per far filtrare meno la luce solare, trattenendo così più clorofilla all’interno delle foglie. Da qui il classico colore verde intenso di questo tè.

Dopo il raccolto le foglie vengono cotte al vapore e infine seccate all’aria e al sole e in ultimo vengono macinate in mulini a pietra che garantiscono una grana finissima. Il modo migliore per preparare la bevanda è di versare un cucchiaio raso di polvere in una tazza filtrando con un colino, aggiungere acqua calda ma non bollente (85° C circa) e poi mescolare energicamente con l’apposito frullino di bambù, detto chasen.

L’alternativa più occidentale è quella di usare un comune frustino metallico per amalgamare. Dopo di che il tè può essere consumato semplice oppure dolcificato con zucchero o miele. La polvere matcha può altresì essere utilizzata anche per preparare dolci (tipo il celebre gelato al tè verde) o anche prodotti di bellezza che sfruttano il potere antiossidante e purificante di questo tè.

E se vi serve un’idea in tal senso, provate a creare una lussuosa maschera viso. La pelle sarà rinfrescata, esfoliata e tonificata. Provare per credere.

Foto | da Flickr di unertlkm

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ultimo aggiornamento: 18-11-2013