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Lucia Annibali oggi in tribunale ha affrontato e guardato in faccia il suo ex fidanzato e i sicari che nell’aprile del 2013 ha assoldato per sfregiarle il volto. Da allora Lucia ha recuperato le forze, si è fatta coraggio, si è curata e si è sottoposta a molti interventi chirurgici e medicazioni dolorose, ha cercato di riprendere in mano la sua vita e di avere giustizia. Oggi li ha guardati in faccia tutti e tre, poi è uscita dalla porta principale del tribunale dimostrando di essere la più forte.

Questa mattina alle ore 10,00 Lucia è scesa dall’auto nel garage del tribunale, si è tolta la maschera in silicone che deve portare per proteggere la pelle del suo viso, e si è presentata di fronte al giudice, a pochi metri dall’ex fidanzato Luca Varani e dagli albanesi Altistin Precetaj e Eubin Talaban. L’udienza è stata relativamente breve, e Lucia è riuscita a guardare dritto negli occhi i suoi tre aguzzini, l’uomo che le diceva “hai il viso più bello del mondo” e che poi gliel’ha distrutto, e uno dei due sicari di cui ricordava solo il passamontagna nero, prima del dolore e delle urla, l’uomo che ha terrorizzato i suoi primi giorni in ospedale e a casa.

Gli avvocati della difesa hanno chiesto il rito abbreviatosubordinato però a integrazioni probatorie”, in pratica vorrebbero sentire altri testimoni e periti, il giudice assegnato al caso, Maurizio Di Palma, non è d’accordo, c’è già tutto quello di cui c’è bisogno e ha fissato l’udienza per il 21 febbraio 2014, con sentenza definitiva per il giorno successivo, il 22. Lucia otterrà giustizia a meno di un anno dall’aggressione e potrà continuare a guarire, fisicamente e psicologicamente.

Lucia Annibali ha dichiarato:

“Volevo vedere che faccia avessero, quei due. Non li avevo mai visti prima. Quello con il passamontagna è stato il mio incubo. Volevo fargli vedere cosa mi ha fatto. Un attimo solo mi è bastato. Prima di arrivare in udienza ero agitata, sentivo dentro apprensione e anche paura. Poi in aula mi sono rilassata. Ho guardato quei tre e mi sono detta: Lucia, hai superato la prova. Quando ho guardato il mio ex ho capito una cosa importante: non mi fa più paura. Presto potrò avere giustizia e non è cosa da poco. Ho guardato gli accusati solo per un attimo perché io oggi non dovevo guardare loro ma guardare avanti, al mio futuro. È quel che ora conta davvero per me”.

Davanti al tribunale di Pesaro è stato organizzato un sit-in di solidarietà per sensibilizzare tutti contro la violenza sulle donne e affinchè casi del genere non si ripetano mai più.

Foto | da facebook; dagospia.com; navecorsara.it
Fonte | repubblica

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ultimo aggiornamento: 10-12-2013