[blogo-gallery id=”204297″ layout=”photostory”]
Il concept di DIMORESTUDIO, in Via Solferino, per il Salone del Mobile 2017 parte da suggestioni colte che trovano nello slancio eclettico di Britt Moran ed Emiliano Salci un’esplosione creativa in continua evoluzione. Grafismi puri e citazioni post-futuristiche entrano in dialettica con gli stilemi art déco, una costante della loro cifra stilistica.
Le linee asciutte ispirate alle grafiche concettuali di Gianni Piacentino suggeriscono il movimento. Una estetica che non rinuncia a elementi decorativi e che rimanda anche alle calandre delle auto anni ’50, che qui vengono reinterpretate e utilizzate per ornare armadi e altri arredi. Lo spazio indugia su un’estetica pulita, pura con rimandi agli anni’30. Così come gli arredi che per contrasto presentano dettagli preziosi, ricercati, ma mai ridondanti.
Specchi che duplicano e replicano il mondo, che invertono destra e sinistra, che amplificano scenari e mutano lo spazio a seconda della posizione dell’osservatore. Specchi incisi o lavorati sono utilizzati come elementi decorativi o strutturali per i tavolini oppure come rivestimento di armadi, di schienale di poltrone, in un infinito gioco di riflessi. Essenzialità di linee per lampade e tavolini che fanno tesoro dell’insegnamento di Alberto Giacometti e delle sue figure potenti e inafferrabili e che acquistano solidità grazie al diffuso utilizzo del bronzo in varie finiture.
L’ingresso dello spazio espositivo è concepito per smarrirsi affascinati, come al centro di un caleidoscopio policromo dai toni smorzati e morbidi. Le pareti sono totalmente rivestite con le piastrelle in ceramica dipinta a mano della prima collezione CORRISPONDENZA realizzata in collaborazione con Ceramica Bardelli. Disegni geometrici essenziali che suggeriscono la magia delle sfaccettature degli origami. Motivi grafici ispirati agli anni ’30 e ’40 per il linoleum utilizzato per il pavimento. I disegni sono differenti in ogni stanza e accompagnano il visitatore in tutte le aree dello spazio espositivo che trasmette, nella sua totalità, un’estetica calda e invitante.
Lungo il percorso che porta alla terrazza sono allestite due mini “wunderkammer” da ammirare attraverso una parete di vetro. Attraggono l’attenzione e invitano il visitatore a scrutarne il contenuto come attraverso un cannocchiale. Un ambiente vissuto, un salotto anni ’70 con folta moquette, sedute scultoree sovradimensionate e opere d’arte. Nell’ultima stanza uno dei nuovi tessuti è utilizzato per creare una tenda ampiamente drappeggiata che sembra prendere la forma di una folla di persone pronte ad accogliere e osservare il visitatore che penetra nello spazio. Gli arredi della collezione Progetto Non Finito spaziano da piccoli armadi da camera, a imbottiti e tavolini con piano a specchio, lampade, scrivania in plexiglas e acciaio.
Al Circolo dei Reduci e Combattenti è stata presentata “VERANDE”, la nuova collezione. Nella veranda coperta, invece, elementi della natura si fondono in un paesaggio astratto, immaginario. Le tende perimetrali e il rivestimento del pavimento dello spazio assumono tonalità azzurre che richiamano atmosfere marine. Il soffitto è affollato di palloncini colorati. L’interno è un giardino delle meraviglie. Un mondo incantato nel quale perdersi outdoor, insieme a 25 nuovi tessuti da interni e da esterni. Si ispira a una bottega d’altri tempi ma l’atmosfera è contemporanea, con contributi eterogenei e multiculturali che spaziano dall’India a Las Vegas. Tra piante e i nuovi arredi da esterni, spunatno i cuscini rivestiti in tessuti pensati per l’outdoor.
Un tavolo, una sedia da pranzo, due chaise longue e uno sgabello, oltre al divanetto due posti, ai tavolini e alle sedie. Strutture leggere ed eteree in tondino di ferro curvato smaltato nei colori desaturati dei toni pastello. I tessuti da esterni presentano soggetti ispirati a insediamenti urbani dove l’elemento architettonico diventa un dettaglio decorativo originale, oppure a spiagge, dove la presenza umana restituisce l’audacia di una creatività ricercata e anticonformista. E per finire i rigati, con pattern che riproducono immagini e segni quotidiani. I tessuti da interni in raso, cotone, seta sono lavorati per offrire magnifici effetti tridimensionali, con texture sempre differenti ed effetti di grande corposità e pienezza. Dominano i blu, i verdi e un color oro che vira al rosa.
credit image by Press Office Dimorestudio – photo by Paola Pansini
Riproduzione riservata © 2024 - PB