La chirurgia plastica per migliorare l’estetica del seno è un sogno per molte donne, che desiderano non solo regalarsi un paio di misure del reggiseno in più, ma anche correggere qualche asimmetria, ridare turgore e volume ad un seno un po’ avvizzito, o anche migliorarne la forma.

Un bel seno è certo un biglietto da visita formidabile per ogni donna, perché esso rappresenta la femminilità, e quindi influisce sulla nostra autostima, lo riteniamo indispensabile per aumentare la nostra capacità di seduzione. Senza contare che con un seno pieno e turgido indossare qualunque abito è tutta un’altra cosa!

Insomma, tutte vorremmo un décolleté da red carpet ma… quali sono le regole, in primis di sicurezza, per ottenere davvero il miglior risultato possibile compatibilmente con le nostre caratteristiche di base? I chirurghi plastici ne hanno parlato a Padova, in occasione dell’incontro “Chirurgia estetica della mammella – la mastoplastica additiva: opinioni a confronto”, organizzato dall’Aicpe (Associazione italiana di Chirurgia Plastica Estetica).

Lo scopo era quello di aggiornare i medici estetici su un nuovo protocollo che da ora in avanti regolerà i criteri in base ai quali si effettuerà l’intervento di mastoplastica. E’ molto importante che il chirurgo e la paziente dialoghino tra di loro, che la donna spieghi esattamente quali sono le motivazioni che la spingono a volersi rifare il seno e quali sono gli obiettivi che spera di raggiungere attraverso questa modifica.

Sarà poi il medico, utilizzando uno specifico algoritmo che prende in considerazioni le caratteristiche fisiche della paziente, a trovare la soluzione ideale per ogni singolo caso. Infatti non ogni donna ha un fisico adatto a “reggere” una quarta di reggiseno, è piuttosto l’armonia dell’insieme che si deve ricercare. Un torace troppo “sguarnito” può essere rinforzato, ma sempre e comunque tenendo conto delle misure di partenza e della corporatura di una donna. Come spiega l’organizzatore dell’evento di Padova, nonché membro dell’Aicpe, dott. Alessandro Casadei:

Il concetto di armonia del corpo e delle proporzioni è sempre alla base del lavoro di un buon chirurgo, che deve rifiutare le proposte esagerate o di pazienti che hanno aspettative irrealistiche. Il primo passo da fare non è scegliere la protesi, ma prendere le misure per verificare quale sono le più adatte per il corpo della paziente. Questo è possibile grazie a un algoritmo decisionale che si ottiene misurando altezza, peso, torace (circonferenza e distanza tra due ascelle), distanza del capezzolo da giugulo o clavicola e verificando con un calibro lo spessore del tessuto mammario, per analizzare che sia sufficiente per nascondere le protesi. Il chirurgo spiega poi quali sono le tecniche possibili per inserire la protesi, le cicatrici che ne derivano e insieme si sceglie la soluzione più adatta. Per le pazienti che hanno poco tessuto è possibile scegliere protesi di dimensioni più piccole accompagnate da un innesto di tessuto adiposo, prelevato da altre parti del corpo, e da inserire nello stesso intervento, in modo da “nascondere” la protesi

Cliccando sul sito web dell’Aicpe so potranno leggere le linee guida dell’associazione a proposito di chirurgia del seno, inclusiva dei possibili rischi associati a ciascun intervento. Insomma, il consiglio è quello di informarsi molto bene prima di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica, e soprattutto di scegliere un chirurgo capace, aggiornato e scrupoloso.

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ultimo aggiornamento: 03-02-2014