Quando una donna scopre di avere i linfonodi ascellari ingrossati tende a preoccuparsi moltissimo, perché il primo pensiero corre ad un eventuale tumore della mammella. In effetti, un sintomo di cancro al seno è anche l’ingrossamento dei linfonodi ascellari quando, però, siano già metastatici.

In questi casi l’aumento di volume non è associato a dolorabilità, e le linfoghiandole, altro termine con cui si definiscono i linfonodi, appaiono “fisse”, ovvero non mobili al tatto.

Dobbiamo considerare che queste ghiandoline, di norma molto piccole e dislocate in tutti i distretti del corpo, sono delle “stazioni” di raccolta della linfa, facendo parte del nostro sistema linfatico. Quando un tumore maligno comincia a crescere e a diffondersi, lo fa preferenzialmente attraverso due vie: il sangue e, appunto, la linfa, in cui “migrano” le cellule cancerose per raggiungere altre regioni del corpo e formare secondarismi (o metastasi).

Quindi, un cancro alla mammella in fase iniziale difficilmente avrà già interessato i linfonodi. In ogni caso probabilmente non ce ne accorgeremmo. Ma queste ghiandole non raccolgono solo la linfa, sono anche delle vere e proprie sentinelle che ci avvisano di possibili infezioni in corso nel nostro corpo.

Infatti nei linfonodi si producono anche gli anticorpi del nostro sistema immunitario, e quindi quando ci ammaliamo di una qualche infezione patogena provocata da virus o batteri (ad esempio la mononucleosi, oppure una bronchite), anche i linfonodi si ingrossano (perché il sistema immunitario reagisce all’azione infettiva dei germi provocandoci un’infiammazione), e diventano “reattivi“, ovvero dolenti e mobili al tatto.

In questi casi l’ingrossamento dei linfonodi è un sintomo che regredisce nel momento in cui guariamo dall’infezione. Talvolta, tornando al discorso dei tumori, non è solo il cancro la seno il possibile responsabile di un ingrossamento dei linfonodi ascellari. I linfomi e le leucemie possono dare analogo sintomo. Come già per il cancro al seno, in questo caso la linfoghiandola non diventa reattiva, ma solo più grossa.

Infine, una delle più comuni cause di ingrossamento dei linfonodi è l’infiammazione da depilazione (ceretta o reazioni allergiche ai saponi depilatori) o l’uso di alcuni deodoranti aggressivi, in particolare quelli che “bloccano” la sudorazione. In questi casi anche una visita dermatologica può toglierci il dubbio. Attenzione, quindi, sempre ai prodotti che usate per l’igiene e la depilazione delle ascelle, usate sempre quelli più delicati.

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ultimo aggiornamento: 10-03-2014