Lei è giapponese, ma la sua fama ha superato i confini del Sol Levante per approdare con successo nelle vite di felici utilizzatrici di mezzo mondo. Parliamo della Konjac sponge, una spugna completamente naturale derivata dalla pianta Amorphophallus Konjac (anche nota come “patata Konjac) e dotata di fantastiche proprietà esfolianti. Oggi vi diamo qualche notizia utile su questa simpatica complice dei migliori rituali di bellezza.

Tanto per cominciare la patata Konjac è una pianta perenne originaria dell’Asia, dove prende anche il nome di Konnyaku. Il suo principale utilizzo in Giappone, Corea e Cina è quello alimentare, vantando poche calorie, un costo bassissimo e una grande ricchezza di sali minerali e fibre al suo interno. Tuttavia, le donne di questi paesi non disdegnano anche il suo B-side, quello cioè dedicato al campo beauty.

La radice del Konjac infatti ha una superficie piuttosto spugnosa e si adatta benissimo ad essere utilizzata per esfoliare in modo delicato la pelle di viso e corpo. In commercio esistono oggi molti prodotti diversi creati per soddisfare le esigenze di ogni cliente. Perciò alla classica spugnetta viene data una dimensione più ampia o più piccola a seconda di dove deve essere usata e viene anche arricchita di oligoelementi, argille e carbone che ne potenziano gli effetti.

L’uso è molto semplice, così come anche la sua manutenzione. Prima di utilizzarla la spugna va immersa in acqua calda, leggermente strizzata e poi strofinata con movimento circolare su viso o corpo. Immergete ancora la spugna nell’acqua per farle rilasciare lo sporco e poi fate una seconda o all’occorrenza anche una terza passata. Ovviamente si possono usare anche detergenti per accentuare la pulizia della pelle, ma sebbene possano essere utili di certo non sono indispensabili perché la Konjac sponge agisce anche da sola.

Finito il rituale immergetela in acqua bollente per qualche secondo (se è un prodotto di buona qualità non avrà problemi con le alte temperature), poi strizzate via la sporcizia e i residui di liquidi e lasciate asciugare ed indurire all’aria. Riponete la spugnetta poi in un luogo asciutto della casa perché l’umidità del bagno la può deteriorare e accorciarle la vita.

Se ben tenuta una spugna Konjac può durare da 1 a 3 mesi a seconda dell’intensità dell’utilizzo e trattandosi di un prodotto particolarmente economico vale la pena fare una piccola scorta di spugnette per non restare mai senza. Una cosa buona è che chiunque, anche chi ha la pelle sensibile, può usarla per rimuovere le cellule morte da viso e corpo e stimolare il rinnovamento cellulare.

La spugna infatti crea raramente fenomeni irritativi come può avvenire invece con gli scrub, anche i più delicati. Tuttavia, nonostante il tipo di esfoliazione sia poco aggressiva, limitate o sospendete il suo utilizzo se notate arrossamenti o bollicine. E ovviamente fate attenzione al prodotto che acquistate: siate sempre sicure che si tratti di qualcosa di alta qualità, che il contenuto della confezione sia integro all’apertura e ovviamente che sia totalmente naturale.

Visto che il costo è comunque basso, non cedete alla tentazione di comperare la cosa più economica che trovate. Per un paio o tre euro di differenza vale la pena dotarsi di qualcosa che salvaguardi la bellezza e la salute. La pelle ringrazierà.

Foto | da Pinterest di Alex Nuth

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ultimo aggiornamento: 11-03-2014