Il percorso di Angelina Jolie per prevenire il tumore non si è ancora concluso. Sono passati circa 10 mesi da quando si è sottoposta a una duplice mastectomia, per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro a seno, malattia molto diffusa nella sua famiglia: sua mamma è morta di tumore alle ovaie a 56 anni, mentre sua zia al seno. Una scelta difficile, dolorosa, che ha fatto molto discutere, anche perché la Jolie ha raccontato la sua esperienza attraverso una lettera aperta pubblicata sul New York Times.

C’è ancora un’operazione che devo fare e non ho ancora fatto e prenderò esempio proprio dalle persone meravigliose che ho incontrato in questi mesi per superare anche questa prova. Sono stata fortunata perché ho avuto degli ottimi dottori e una buona convalescenza, ma mi è stato d’aiuto anche Unbroken, che mi ha permesso di concentrarmi su qualcosa di diverso e di poter così tornare a stare di nuovo bene.

Ha raccontato a Entertainment Weekly. Non è semplice capire un approccio così radicale. In Italia, la chirurgia preventiva esiste, ma si punta comunque più sulla conservazione con la diagnosi precoce. Ricordiamo che a seguito di un test genetico, alla compagna di Brad Pitt, positiva al gene BRCA1, è stato stimata una possibilità di ammalarsi di cancro al seno pari all’87 percento, mentre è pari al 50 percento per quello alle ovaie.

Ovunque io vada incontro donne e parlo con loro di problemi di salute, di cancro al seno e alle ovaie; mi fa sentire più vicina alle persone che devono affrontare le stesse esperienze, che hanno perso i genitori, stanno pensando di operarsi e pensano ai loro figli.

Via | Entertainment Weekly

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ultimo aggiornamento: 12-03-2014