La vaginite batterica è un’infezione intima molto fastidiosa causata dall’azione irritativa di diversi batteri, sia di origine fecale (come l’Escherichia coli), che derivanti da contatto sessuale non protetto.

Questo tipo di infezioni sono molto insidiose, perché qualche volta sono del tutto sintomatiche, e quindi, senza che la donna se ne accorga, possono estendersi ad altri organi della riproduzione, come ad esempio le tube di Falloppio, e provocare infertilità.

Spesso quando le donne non riescono a restare incinte, e si recano dal ginecologo per i controlli di rito, scoprono proprio di aver contratto un’infezione batterica che ne ha compromesso la fertilità. Ecco perché è molto importante riconoscere gli eventuali sintomi di una vaginite batterica, o comunque effettuare regolari controlli dal ginecologo. Infatti, prese all’inizio, queste infezioni guariscono del tutto con una semplice cura antibiotica.

La vaginite batterica, causata dallo squilibrio della flora delle mucose vaginali, può avere diversi fattori di rischio, tra cui la promiscuità sessuale non associata a corretta protezione tramite preservativo, una cattiva igiene intima o, al contrario l’uso sconsiderato di lavande vaginali e saponi irritanti che modificano il PH intimo (che deve essere lievemente acido), e pertanto aprono le strade ai batteri patogeni, l’uso della spirale come contraccettivo, l’uso di creme spermicide.

In ogni caso, i sintomi di una vaginite, quando ci siano, sono legati ad un cambiamento nell’aspetto delle secrezioni intime, che possono diventare acquose e biancastre, oppure assumere un colore grigiastro ed emanare un cattivo odore (come di pesce marcio).

Difficilmente una vaginite batterica dà altri sintomi come il prurito e il bruciore dopo i rapporti sessuali, disturbi più comunemente associati a micosi come la Candida. Come si cura la vaginite batterica?

Come anticipato, basta una terapia antibiotica, tra i farmaci in genere prescritti i più comuni sono il metronidazolo, la clindamicina, e, più raramente, il tinidazolo. Gli antibiotici si possono assumere sia per via orale (in genere per la durata di una settimana), che sotto forma di gel da applicare in vagina. Durante la gravidanza è possibile curare le vaginiti batteriche con gli antibiotici senza problemi.

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ultimo aggiornamento: 26-03-2014