Saranno felici i fan della teoria che sostiene la provenienza delle donne da Venere e quella degli uomini da Marte per la notizia che stiamo per riportare. Pare proprio infatti che le principali differenze che vogliono noi gentili e accomodanti mentre loro rudi e guerrafondai paghino in termini di accettazione sociale! Questo l’esito di una recente ricerca scientifica sui giochi online, la quale ha fatto emergere una preferenza proprio per i due caratteri estremi.
Ma andiamo con ordine. Lo studio è stato seguito da un team congiunto di ben tre Università americane: la Virginia Tech, la Ohio State e la Pennsylvania State. I ricercatori hanno creato dei profili fittizi per giocare alla versione online di Call of Duty: Modern Warfare 3, simulando le varie tipologie di giocatore, una per profilo. Poi hanno inviato le richieste di amicizia agli altri utenti.
Ebbene, in generale i profili femminili con maggiore “fair-play” sono risultati più graditi rispetto a quelli con dinamiche di gioco più aggressive, al contrario i profili maschili più rudi (e che avevano lasciato anche commenti più volgari durante il gioco) hanno avuto la meglio su quelli più miti, dimostrando come l’accettazione sociale segua strade ben precise a seconda del genere.
Certo, nei cosiddetti giochi sparatutto ci viene ben facile immaginare di volersi aggregare a compagni di squadra dal grilletto facile e con pochi scrupoli. Però la cosa strana è che nel caso delle donne la situazione si ribalta, preferendo invece soggetti più “gestibili” e meno aggressivi. Come mai? Ecco cosa hanno detto i ricercatori a proposito degli esiti dello studio:
I giochi di ruolo di tipo sparatutto possono incoraggiare un ambiente sociale che emargina e allontana alcuni giocatori. L’anonimato dei giochi online aiuta a generare approvazione in risposta ad alcuni atteggiamenti che si riflettono sul gruppo, amplificando proprio gli stereotipi sociali e sessuali.
In parole povere nei giochi online vince il cliché del bruto e della dolce fanciulla perché la situazione appare più lineare e standard alla squadra. Solo tre parole a commento di tutto questo: mamma che tristezza!
Via | Polygon
Foto | da Flickr di Tanzen0
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