La disoccupazione sta facendo le sue vittime e le teste che continuano a saltare sono quelle delle donne. Secondo gli ultimi dati Istat, il tasso a maggio ha raggiunto il 12,6 percento. Questo dato negativo sembra essere alimentato dalle lavoratrici: sono sempre di più le signore in cerca di un lavoro.

Le disoccupate hanno raggiunto un livello da record, toccando 13,8 percento, il più alto dall’inizio delle serie mensili (gennaio 2004) e dal secondo trimestre 2000. Questo tasso è bilanciato dall’occupazione maschile, che è in leggera ripresa (+0,6%). La situazione complessiva, anche se in ripresa, continua a essere drammatica.

A maggio gli occupati sono 22,36 milioni, in aumento dello 0,2% rispetto ad aprile (+52.000). Queste prime righe del comunicato dell’Istat ci danno una buona notizia: stupisce che non le venga attribuito il giusto rilievo. La situazione complessiva nel Paese resta, ovviamente, difficile, non sarebbe corretto, però, non cogliere i segnali positivi che si registrano e che confidiamo possano consolidarsi nei prossimi mesi.

Ha dichiarato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che cerca comunque di dare un messaggio di fiducia. Nell’Eurozona, la disoccupazione è stabile: si attesta sull’11,6 percento per maggio. In questo contesto, l’Italia ha fatto una bella figura, registrando il secondo aumento maggiore su anni, passando dal 12,1% del maggio 2013 al 12,6% di quello di quest’anno.

Resta preoccupante la situazione femminile: le donne, purtroppo, soprattutto se giovani e in età fertile, non sono viste come una risorsa, ma come un ostacolo alla produttività. E lo dimostra il fatto che a fronte di un caldo dell’impiego “rosa”, c’è un aumento di quello maschile.

Via | Istat

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ultimo aggiornamento: 02-07-2014