Solo un paio di settimane fa Annamaria Franzoni aveva fatto ritorno nella sua casa a Ripoli Santa Cristina, frazione di San Benedetto Val di Sambro, dopo che la perizia dello psichiatra Augusto Balloni aveva contribuito alla concessione degli arresti domiciliari alla donna. Ma la procura di Bologna, di diverso avviso, ha avanzato un ricorso contro la decisione del Tribunale, per far si che la mamma di Cogne sia nuovamente tradotta in carcere.

Il Tribunale di Sorveglianza aveva infatti permesso alla Franzoni di godere dei domiciliari, a seguito del parere positivo del professor Balloni, che la giudicava non più pericolosa socialmente e anzi pronta per essere risocializzata. Questo sempre a patto di continuare a seguire una terapia psichiatrica di sostegno anche una volta fuori dal carcere.

La richiesta della detenzione domiciliare speciale, era stata avanzata da parte dei legali della Franzoni affinché la donna potesse essere presente nella vita del figlio minore. Ma la Procura generale ha sottolineato come questo tipo di regime non sia da concedere a chi ha figli superiori ai 10 anni. E nel caso del bambino della Franzoni, la soglia è già stata superata da un anno.

Ora l’ultima parola spetterà alla Cassazione, che deciderà se la donna condannata a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele nel 2002, dovrà tornare in carcere oppure potrà ancora godere dei domiciliari.

Via | Repubblica

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ultimo aggiornamento: 11-07-2014