Oggi, 30 luglio, si festeggia la giornata internazionale dell’amicizia, istituita dall’ONU nel 2011 e arrivata alla sua quarta edizione. L’intento delle Nazioni Unite era quello di incentivare la pace, la collaborazione e la tolleranza fra i popoli di tutto il pianeta. Per estensione, come spesso succede, è diventata una bella occasione per dare un abbraccio in più agli amici più cari e fare un cin-cin ai rapporti più stretti e duraturi.

Ovviamente Pinkblog non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di fare due riflessioni sull’amicizia femminile, una delle cose più complicate da spiegare e nonostante tutto dotata una tale forza da poter muovere i pianeti. Alla fine della lettura del post, se non lo avete ancora fatto, mandate un messaggio alle amiche più care e ringraziatele della loro meravigliosa presenza nella vostra vita.

Se è vero che, come diceva il buon Aristotele, l’uomo è un animale sociale, fatto cioè per vivere in comunità e non in solitudine, questo concetto è ancor più vero se di parla di donne, geneticamente predisposte alle relazioni pubbliche e ad interpellare le loro simili su tutto ciò che riguarda la loro vita.

Questa tendenza al coinvolgimento delle amiche in ogni questione, è stata spesso messa alla berlina ed è diventata occasione per vignette, aforismi e battute. E così, dall’idea che le ragazze vadano sempre in bagno in gruppo a quella che un’amica del cuore sa sempre qualcosa in più rispetto anche ad un marito, i cliché sulle relazioni femminili sono diventati la base per gli uomini di definire le amicizie fra donne.

Ovviamente noi gentlewoman, consapevoli che spesso rientriamo ampiamente nello standard, sappiamo anche bene che la faccenda non può essere ridotta in termini così semplicistici. Perché se è vero che le chiacchiere fra ragazze non conoscono ostacoli e campi d’azione è altrettanto vero che l’universo femminile è un luogo fantastico e variegato, di cui solo la donna ha una mappa dettagliata e in cui sempre e solo la donna è in grado di orientarsi.

L’amicizia fra ragazze inizia sin da bambine, con la stessa curiosità che hanno i gattini la prima volta che vedono la propria immagine riflessa nello specchio. Quando si è piccole, nonostante non si capisca bene tutto quello che si sta facendo, si è istintivamente in grado di distinguere le differenze fra un maschietto rompiscatole e una dolce ragazzina e di conseguenza scegliere con chi giocare alle bambole e chi invece lasciare ad armeggiare con le spade laser.

L’attenzione ai dettagli poi si affina crescendo e nel periodo di pubertà e adolescenza l’amicizia si trasforma in vera e propria fratellanza, scegliendo di accompagnarsi a persone affini e compatibili con la propria indole. All’amica del cuore si raccontano i primi turbamenti del cuore, le prime cotte, i primi problemi di rapporto con i genitori e anche i cambiamenti del proprio corpo, che abbandona l’aspetto fanciullesco per diventare più armonioso e femminile.

Il menarca e le mestruazioni, grandi misteri della vita in grado di turbare la psiche dei maschi di ogni età, diventano gli argomenti di discussione più presenti. Così con le amiche si arriva a fare anche discorsi stupidi su quali assorbenti scegliere, come far passare i crampi e quali scuse raccontare al professore di educazione fisica (uomo) per non fare il quadro svedese. Tutte cose che appaiono di una superficialità imbarazzante e che invece hanno il potere di strapparci un sorriso senza la tentazione di giudicarci, ma anzi di stimolare quel meraviglioso sentimento di solidarietà che ci accomuna tutte.

Allo stesso modo la prima volta con un ragazzo diventa una delle esperienze più dolci da condividere con le amiche più strette. Le aspettative che si hanno, le attese, i desideri, l’abbigliamento da tenere, gli errori da non commettere, le frasi da dire e non dire: solo una donna può capire cosa ci sia dietro tutto questo. E sempre e solo una donna, anche quando non è in grado di dare il consiglio perfetto perché le manca l’esperienza, sarà sempre e comunque capace di far percepire il proprio coinvolgimento.

Con un’amica vera si può litigare, ci si può concedere il lusso di dimenticarsi del suo compleanno e di recuperare il giorno dopo proponendole una serata a due a base solo di dolci, le si può dire tutto con la certezza di essere appoggiate, incoraggiate o consigliate diversamente. Il rovescio della medaglia è che poi, quando un’amica involontariamente ci ferisce, il dolore che ne consegue è uno dei più brutti da provare.

Tuttavia, sappiamo anche che lei ci sarà sempre e che farà di tutto per riparare all’errore fatto. Come una sorella sarà la prima a sapere che ci sposiamo, ci terrà la mano durante l’attesa per l’esito di un test di gravidanza, sarà con noi per far rimarginare le ferite della chiusura di una storia d’amore e saprà ogni volta come fare per farci tornare il sorriso nei giorni più bui della nostra vita.

Una buona amica sa sempre di cosa abbiamo bisogno e ce lo darà prima che noi glielo chiediamo, per tale ragione ogni amicizia è un tesoro da custodire gelosamente e allo stesso tempo un fiore da coltivare con amore, in quanto è il miglior regalo che la vita ci possa mai fare. E detto questo, buon 30 luglio a tutte le nostre amiche lettrici.

Foto | da Flickr di DominO

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ultimo aggiornamento: 30-07-2014