Sono numerose le società matriarcali, anche se quella che tocca l’immaginario collettivo sono le amazzoni, molto lontana dalle attuali realtà occidentali. Sicuramente la popolazione italiana si basa sul patriarcato: nonostante le donne, quindi le mamme, siano delle figure importantissime, delle vere e proprie colonne portanti della famiglia, il potere economico e i ruoli di controllo sono ancora in mano ai padri. È così anche negli Usa?
La forma matriarcale di una società è estremamente complessa. Prima di tutto prevede un’economia bilanciata, con una distribuzione più equa dei beni. Inoltre, a livello sociale sono più rare le gerarchie, ma si lavora per relazioni orizzontali. Ciò non vuol dire anarchia o mancanza di figure di riferimento, semplicemente il pensiero alla base è quello che non esista disparità tra i generi, che tutti abbiano pari opportunità.
Da un punto di vista economico, il matriarcato è orientato verso il bisogno e non verso il potere. Non c’è quindi la corsa all’oro per una ricchezza fine a se stessa. Ecco spiegato come mai, moltissime società gestite da donne, oggi, abbiano performance migliori. Partendo da questo presupposto dire che gli Stati Uniti siano una società matriarcale mi sembra esagerato.
Non nascono come tale, ma sono sicuramente più aperti di noi alle carriere femminili. Ne consegue che in questi anni, tante donne hanno fatto successo in America e il gap degli stipendi è inferiori. Ci sono mogli che mantengono il marito, donne che versano gli alimenti agli ex coniugi, tutte situazioni che qui, nella nostra piccola italietta, sembrano lontane, quasi assurde.
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