Le pari opportunità sono sempre un argomento complicato in Italia, nonostante l’esempio del Governo che Renzi: non sono passate le quote rosa, ma i Ministri sono al 50 percento signore e molte di loro hanno un incarico importante, decisionale. In occasione del World Economic Forum, è stato redatto il Global Gender Gap Report, che ha analizzato il divario di genere nei diversi Paesi, utilizzando strumenti economici, politici, scuole ma anche laboratori basati sulla salute (negli ultimi nove anni). Lo studio si è concentrato proprio sulla disparità di trattamento tra uomo e donna nel mondo del lavoro. Il risultato per l’Italia non è stato lusinghiero.
L’Italia infatti è al 69esimo posto su 142 Paesi. Considerate che la vicina Francia, vicina non solo a livello territoriale, era al 45 esimo posto fino all’anno scorso e ora è sedicesima, mentre il Regno Unito 26esimo. Come mai questo successo francese? Il merito è soprattutto dato dal numero di donne in politica (solo i Ministri rappresentano il 49 percento ed è uno dei dati più alti al mondo). Secondo il report l’Italia dovrà attendere ancora 81 anni per colmare la parità di genere sul posto di lavoro: insomma, forse le nostre nipotine avranno una vita più semplice, almeno a livello professionale.
Guardando al resto del Mondo, non solo Europa, tra il gruppo BRICS, la nazione più alta in classifica è il Sud Africa (18esima), sostenuta da forti punteggi di partecipazione politica. Il Brasile è 71esimo, seguito dalla Russia (75), dalla Cina (87) e dall’India (114). Gli Stati Uniti invece sono al 20esimo posto. Il Paese che chiude il report è lo Yemen (146esimo), rimasto in fondo dell’indice dal 2006; ma è notevolmente migliorato rispetto ai propri punteggi passati. La prima in classifica, con il punteggio più alto in assoluto, è l’Islanda.
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