Le donne hanno un ruolo fondamentale nella quotidianità, ma spesso purtroppo non sono coinvolte nelle discussioni importanti. Per esempio, sono pochissime le signore che possono sedere ai tavoli dei processi di pace internazionali (fino al 2011 sono state meno del 4 percento). Come mai? Prima di tutto bisogna considerare che le donne in parlamento, nei Paesi colpiti da conflitti e di 4 punti percentuali rispetto alla media mondiale (che si attesta al 22percento) e solo il 13 percento ha un ruolo ministeriale.
Le donne sono a capo di missioni sul campo per l’Onu solo nel 19 percento dei casi e nell’estate 2014 sono state elette sei ambasciatrici, portando la rappresentanza femminile al 40 percento, un dato che sa quasi dell’incredibile. Questo quadro comunque è abbastanza chiaro: non ci sono abbastanza donne in posizioni decisionali.
Secondo Unwomen, dal 2000 le donne costituiscono il 25 percento dei commissari di riconciliazioni, il 97 percento delle forze militari è composta da uomini. Interessante poi il dato sui 585 accordi di pace 1990-2010, solo 92 contenevano un riferimento alle donne. La situazione però sta migliorando, perché nel 2013, più della metà di tutti gli accordi faceva riferimento a donne, pace e sicurezza.
Via | Unwomen
Foto | Un Women
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