Una delle spezie più pregiate della cucina italiana è certamente lo zafferano, che proviene dagli stigmi del suo fiore. Il prezzo di questo prodotto al dettaglio è piuttosto alto e anche se è l’ingrediente principale di alcune ricette, come ad esempio il classico risotto alla milanese, il suo uso è limitato proprio a causa del suo costo.

Tuttavia, la pianta di zafferano, che produce delle bellissime infiorescenze violette, può tranquillamente essere coltivata anche sul balcone di casa. Così, da una parte si può avere la possibilità di autoprodurre le infiorescenze “magiche” per uso famigliare e dall’altra la soddisfazione di abbellire la veranda con splendide piante curate con tutto il nostro amore.

Così come per i tulipani, anche lo zafferano si coltiva partendo dai bulbi. Per avere la certezza di acquistare i prodotti giusti rivolgetevi al vivaista di fiducia, che vi permetterà di avere bulbi sani e non attaccati da funghi (cosa che non potreste invece accertare se acquistate da siti online dove non potete verificare).

Lo zafferano in verità, a parte la salubrità dei bulbetti, è una pianta facile da coltivare, in quanto non ha particolari esigenze ed è anche piuttosto resistente a condizioni climatiche ostili, siccità e anche all’attacco dei parassiti. Importante è invece curare il tipo di terreno prima dell’impianto, per aiutare la pianticella ad attecchire bene.

Una cosa a cui badare è infatti è che la terra sia ben concimata e che sia versata in un recipiente forato, con alla base un generoso strato di argilla espansa. In questo modo eviterete che ad ogni irrigazione ci siano pericolosi ristagni idrici in grado di far marcire le radici che spunteranno.

Interrate i bulbi ad una profondità di circa 10cm con la punta rivolta verso l’alto e accertatevi che fra l’uno e l’altro ve ne siano almeno 15. Coprite con la terra e bagnatela un po’ per farla assestare, dopo di che inumiditela quando vi sembra troppo asciutta senza esagerare con le quantità.

Zafferano

Parlando di mesi ottimali per la coltivazione, va detto che l’autunno e la tarda primavera sono quelli perfetti, ma di fatto lo zafferano cresce solido anche nei periodi più freddi, non temendo anche le gelate invernali. Occhio solo alle eccessive piogge che possono farlo marcire, ma per il resto scegliete indistintamente qualunque periodo dell’anno per farlo crescere.

La pianta arriva a maturazione in circa 4-5 mesi e i fiori possono essere raccolti appena si schiudono: se attendete troppo correte il rischio che si richiudano, perdendo così la possibilità di prendere gli stigmi. Usate una pinzetta per staccarli con cautela e adagiateli in un panno assorbente per farli asciugare. Poi riponete in un contenitore in vetro scuro ermetico.

Ricordate che il loro utilizzo prevede un ammollo in una tazza di acqua bollente per almeno un’ora, in questo modo sapore e colore del pistillo verranno disciolti nel liquido. Per quanto riguarda le porzioni vi diciamo che per ogni persona servono circa 5 stigmi e che il liquido va poi aggiunto al risotto o alle altre ricette solo a fine cottura.

Bon apetit!

Zafferano

Gallery | da Flickr di geishaboy500; Vibrant Spirit; Steven Jackson Photography

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ultimo aggiornamento: 07-11-2014