Keira Knightley è una delle dive dello showbiz più ammirate non solo per la sua indubbia bravura e versatilità, ma anche per il suo stile casual e sofisticato. Eppure, nonostante stiamo parlando di una giovane donna avvenente a affascinante oltre ogni ragionevole dubbio, sembra che per i criteri estetici imposti dai Media, la sua fresca bellezza naturale non sia “abbastanza”.
Ad esempio, il suo fisico androgino e slanciato, le sua figura efebica, sono finiti nel mirino delle critiche frettolose di chi la voleva “anoressica”, o troppo spigolosa. Ma soprattutto, Keira ha dovuto subire umilianti fotoritocchi del suo seno minuto in diversi servizi fotografici e persino in qualche poster cinematografico, ad esempio sulla locandina del film King Arthur uscito nel 2004.
Ora la bella protagonista di Anna Karenina e Orgoglio e Pregiudizio dice basta alla dittatura delle forme femminili omologate, basta ai seni gonfiati ad arte dal Photoshop. Basta alla mancanza di “biodiversità” nei corpi delle donne. E sceglie un modo molto glamour per farlo: esibire le sue forme minute, al naturale, in un servizio fotografico elegante e in bianco e nero su Interview, dove la sua bellezza chic e al contempo un po’ wild emerge in modo sorprendente e inedito. Keira ha poi spiegato le sue ragioni in un’intervista concessa a Time.
Ho visto il mio corpo manipolato in così tanti modi e per ragioni diverse così tante volte, da paparazzi o sulle locandine dei miei film che questo servizio fotografico è diventato l’occasione per dire a tutti: ok, faccio queste foto senza veli a patto che non ritocchiate nulla, perché bisogna far capire sul serio che alla fine non importa la forma che hai
Ovvero, ogni donna va bene così com’è, secondo il Keira-pensiero. Chiaro, direte voi. E’ facile quando si è belle come lei. Eppure, riflettiamo per un momento su quanto sia assurdo che le misure del corpo femminile vengano standardizzate e imposte attraverso un gioco fasullo di fotoritocco, perché quanto fa male alle donne, alla loro autostima soprattutto nell’età in cui essa si forma, scoprire di essere “fuori target”?
A suo modo anche Keira è fuori target, perché il suo piccolo seno non corrisponde certo al modello che viene reclamizzato come ideale (situato tra una terza e una quarta di reggiseno, possibilmente, però, su un corpo perfettamente asciutto).
Io credo che il corpo femminile sia diventato un campo di battaglia e che in questo la fotografia abbia le sue colpe. La nostra società è ormai molto fotografica, ed è diventato difficile vedere in giro tutte le possibili forme nelle loro varianti
Aggiunge Keira nell’intervista. In buona sostanza, secondo l’attrice il suo gesto – ovvero l’aver deciso di mostrare il suo décolleté senza veli esattamente così com’è, con le sue imperfezioni – è stato un modo non solo per mettersi al riparo da futuri tentativi di photoshoppate, ma soprattutto per stimolare ogni donna ad essere orgogliosa delle proprie forme così come sono affermando, una volta per tutte, che non esiste una “misura” giusta, ma solo tante misure quante sono le donne. E noi, siamo completamente d’accordo.
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Foto| via Pinterest
Via| Time
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