Il settore del tech è noto per essere un ambiente estremamente difficile per le donne. Sono poche le professioniste che risultano alla pressione e alle condizioni che non favoriscono la vita privata. Sono ormai note le parole del ceo di Microsoft, Satya Nadella, che ha invitato le colleghe a non chiedere aumenti, ma di affidarsi al destino o al karma. La gaffe, davvero molto infelice, non è piaciuta a nessuno, ma è stata il termometro che ha misurato il grado di maschilismo dell’ambiente.
Un sondaggio condotto da Catalyst ha dimostrato quanto il sistema non favorisca il lavoro femminile. Ha intervistato 6mila laureati con Master in Business Administration, che lavorano in ruoli commerciali per aziende tecnologiche negli Stati Uniti e in Canada. Le donne con MBA hanno il 6 percento in meno di probabilità di trovare lavoro nel settore rispetto ai colleghi maschi. Inoltre, quando riescono a farsi assumere il livello di ingresso è più basso e di conseguenza il guadagno inferiore.
Catalyst ha inoltre scoperto che gli uomini hanno mentori di rango superiore rispetto alle donne: ciò si traduce in formazioni aziendali di qualità superiori ma anche aumenti di stipendio. Un altro problema è la mancanza di capi femminili: non ci sono modelli di ruolo e ciò porta le donne a ridimensionare le loro aspirazioni. Si aggiunge poi un’altra difficoltà: l’interazione con i colleghi uomini, che spesso toccano argomenti sessisti e hanno un atteggiamento da camerata. Concludiamo con un dato a questo punto ovvio: le donne hanno 22 percento in più di probabilità di abbandonare il settore del tech.
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