La violenza sessuale è un fenomeno pervasivo che purtroppo si manifesta, in diverse forme (tutte odiose e vigliacche), praticamente in tutte le società del mondo, incluse quelle più apparentemente progredite.
Se consideriamo gli Stati Uniti, ad esempio, nei campus universitari una studentessa su 5 è vittima di una qualche forma di violenza di natura sessuale e solo il 12% denuncia la molestia o l’abuso subiti.
Quella degli stupri in ambito universitario negli USA è diventata una vera emergenza, tanto che ben 51 tra i più prestigiosi atenei degli States sono stati messi sotto accusa per il numero elevatissimo di violenze che si compiono al loro interno. Naturalmente il fenomeno degli assalti sessuali non è limitato al microcosmo universitario. Le strade e i locali pubblici, per non parlare dei luoghi di lavoro e (ahinoi), le stesse case, possono diventare location ideali in cui consumare crimini sessuali.
E così, l’amministrazione Obama, e il Presidente in persona, scendono in campo con una grande e bella campagna di sensibilizzazione dall’eloquente titolo “Its on Us” (spetta a noi). Il motto spiega tutto: per combattere in modo efficace il vergognoso fenomeno dei crimini sessuali a cui troppe donne sono sottoposte, donne di diversa estrazione sociale e di diverse età, donne vulnerabili solo in quanto donne, è necessario che tutta la società civile si mobiliti per fermarlo.
Questo comporta un reale coinvolgimento da parte di tutti, ovvero il prendersi la responsibilità di non girare la faccia dall’altra parte, di non far finta di nulla, di non chiudere occhi e orecchie davanti ad una richiesta di aiuto, per quanto debole possa essere, pensando: “Non sono affari miei”. “It’s on Us”, spetta a noi, a tutti noi, prenderci cura gli uni degli altri, non permettere che sia la vittima a sentirsi colpevole di una violenza del tutto gratuita e meschina, disgustosa oltre ogni dire.
La violenza sessuale si può contrastare solo facendo leva sul senso di appartenenza ad una comunità, sul fare corpo unico attorno alla vittima e contro lo stupratore, sul difendere il diritto alla sicurezza di ogni donna. Potete visionare il bel video della campagna “It’s on Us” che anche noi di Blogo abbiamo deciso di condividere con voi, e, se vi va, fatelo “girare” anche per i social network che frequentate. Spetta a a noi combattere la violenza contro le donne, cominciamo dalle cose semplici.
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