La Stella di Natale è senza ombra di dubbio la pianta delle festività dicembrine. Rossa, bianca o nelle meno usuali varianti colorate, questo bellissimo arbusto abbellisce casa e tavola e dona un immediato senso di calore e accoglienza agli ospiti in visita.

Tuttavia, passato il periodo di fioritura, che va da novembre a metà febbraio, la piantina ormai spoglia viene spesso buttata, rinunciando così a vederla fiorire nuovamente l’anno successivo. Eh si, perché la Poinsettia, questo il suo nome botanico, può essere coltivata come ogni altra pianta.

Bisogna solo fare attenzione ad assecondare le sue necessità e a farla stare “comoda” e a suo agio nei mesi che la separano dall’autunno successivo, periodo in cui, se siamo state brave a coccolarla e curarla con tutti i crismi, si mostrerà in tutta la sua bellezza rifiorendo.

Se vogliamo partire da una piantina preformata ricordiamoci invece che il periodo per andarla ad acquistare in vivaio è la primavera o al massimo la mezza estate. Con le temperature miti sarà più facile invasarla o metterla a dimora in piena terra senza che soffra gli sbalzi meteorologici e arrivi forte e sana a ottobre/novembre, periodo di coloritura delle foglie.

Se invece vogliamo semplicemente mantenere una Poinsettia già fiorita, ricordiamoci che, sebbene sia una varietà invernale, non tollera le gelate e il termometro sotto gli 8° C. Se viviamo in una zona dove gli inverni sono piuttosto rigidi, preferiamo quindi tenerla in vaso all’interno di casa e non sul balcone o nel giardino.

Teniamola in una zona della casa dove le arrivi la luce non diretta e dove ci sia un buon livello di umidità nell’aria (evitiamo quindi di posizionarla vicino a stufe o termosifoni e vaporizziamola con un po’ d’acqua per non farle patire gli ambienti troppo secchi). Aggiungiamole anche del pacciame per mantenere il terreno alla giusta temperatura.

Stella_Natale_coltivazione

Per quanto riguarda le irrigazioni, la Stella di Natale non ha bisogno di essere annegata, ma basta mantenere il suo terreno bagnato e innaffiarla quando invece si asciuga. In primavera invece è bene dedicarle qualche attenzione in più, in quanto è il momento in cui la pianta ricomincia il suo ciclo vitale.

Se decidiamo di mantenerla in casa, dotiamoci di un vaso più grande e di terriccio ricco, concimato e ben drenato per travasarla. Da questo momento in poi, una volta al mese fino all’autunno, dovremmo concimare la pianta con un prodotto liquido, per darle sostegno e permetterle di arrivare alla fioritura in forma.

Sempre per questa ragione, a febbraio/marzo, alleggeriamo l’arbusto sfrondandolo dai rami laterali. Le talee così ottenute potranno anche essere piantate in vasi con terriccio ricco e vermiculite per permettere la formazione di nuove piante. In questo caso annaffiamo con cura per permettere l’attecchimento delle radici.

Attendiamo con ansia i mesi invernali per vedere la nostra creatura colorirsi e mostrarsi in tutto il suo splendore.

Foto | da Flickr di USDAgov; rainy city

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ultimo aggiornamento: 27-11-2014