Bilancio drammatico per l’Oms che nel rapporto globale sulla prevenzione della violenza 2014 svela dei numeri che fanno davvero mettere in dubbio le politiche fino ad oggi adottate per sconfiggere la violenza sulle donne. Sono in calo gli omicidi nel mondo, ma gli abusi sui soggetti deboli, quali donne, bambini e anziani sono aumentati negli ultimi anni. Il rapporto mette a confronto ben 12 anni (dal 2000 al 2012).

Nel 2012 sono state uccise 475 000 persone: è questa la terza causa di morte nel Mondo e il tasso è in calo del 16% rispetto al 2000, ma un bambino su 4 subisce abusi fisici e un terzo delle donne è vittima di violenze fisiche e sessuali da parte del proprio partner o ex. E non è tutto perché il 20 percento delle donne viene violentata da una persona che conosce mentre il 7 percento da un estraneo.

È un dato davvero spaventoso e lo diventa ancor di più se si pensa che il rischio di violenza per una donna è doppio rispetto a quello di avere problemi di alcolismo, depressione e maggiore di suicidio. Questo genere di violenza lascia segni tremendi per il resto della vita: alcune donne non riescono poi ad avere figli, altre hanno problemi psicologici. Alcuni studi dimostrano che ci sia anche un collegamento con le malattie cardiache, il cancro, ovviamente il contagio con l’hiv e un aumento di comportamenti insani come fumo, alcol, abuso di droga e sesso non sicuro.

Si fa prevenzione? Solo un terzo dei 133 paesi esaminati sta lavorando su iniziative anti-violenza e solo la metà fa rispettare le 12 leggi anti-violenza e ha servizi di protezione e supporto per le vittime di violenza.

Via | WHO

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ultimo aggiornamento: 12-12-2014