Ci sono Paesi molto complessi, in cui la vita di una donna non si può neanche definire tale. Secondo un recente rapporto del World Economic Forum (WEF), il famoso Global Gender Gap Report del 2014, è stata misurata la disparità tra uomini e donne in ben 142 Paesi differenti e sono stati isolati gli Stati peggiori per le signore, in termini di opportunità economiche ed educative, rappresentanza politica e ovviamente discriminazione sessuale.

In testa a questa classifica totalmente negativa c’è lo Yemen. Al secondo posto c’è il Pakistan, che è tra gli Stati con la più ampia disparità tra uomini e donne, seguito da Chad, in cui le donne hanno una rappresentanza politica inferiore al 15 percento e fanno molta fatica ad accedere a un’istruzione.

Scendiamo dal podio e troviamo la Siria: qui la disoccupazione femminile è alla stelle e per le donne sono ritagliati comunque impieghi estremamente umili. C’è poi il Mali, dove solo il 25 percento delle donne è alfabetizzato e il tasso di iscrizione alla scuola primaria (64 percento) è tra i peggiori al mondo.

L’Iran è al sesto posto ma i dati sono comunque pessimi: 3 percento di donne in parlamento, 17 percento di donne impiegate contro il 76 percento degli uomini. La Costa d’Avorio ha un tasso di alfabetizzazione basso per tutti, uomini e donne: le scuole sono poche e di scarsa qualità. Gli ultimi tre sono Libano, Giordania e Marocco. Anche se il Marocco è l’ultimo dell’elenco, non è certamente un luogo dove una donna vive bene. Quando riesce a lavorare, il reddito massimo è di 3.100 dollari lordi l’anno.

Via | Huffingtonpost

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ultimo aggiornamento: 17-12-2014