Dopo il bagno, uno degli ambienti della casa più facilmente preso d’assalto da germi e batteri, è senza dubbio la cucina. Qui prepariamo i cibi, buttiamo le rimanenze e talvolta lasciamo anche i piatti sporchi a riposare nel lavello, dove la sporcizia fermenta producendo muffe e cattivi odori.

E a dirla proprio tutta, il lavandino della cucina è uno degli oggetti che va trattato con più attenzione, proprio per evitare il proliferare di microrganismi nocivi per la salute. Se da una parte gettare ammoniaca e sostanze chimiche ci fa stare tranquille di estirpare completamente ogni focolaio, dall’altra dobbiamo ammettere che rimedi così aggressivi non vanno sempre bene.

Per la pulizia ordinaria infatti, è bene scegliere prodotti naturali, che non emettono vapori irritanti e che hanno anche un costo modico rispetto ai detergenti in commercio. E poi, proprio perché la cucina è un luogo dove sostano i cibi che poi mangiamo, è bene puntare sui primi, onde evitare che i nostri pasti entrino in contatto con sostanze nocive.

Lavandino_cucina._pulizia

Un primo lavaggio di lavello e conca si può fare con i comuni detersivi per piatti biologici (contengono solo tensioattivi naturali e sono molto sicuri per la salute), mettendo una noce di prodotto su un panno spugna umido e sfregando bene tutti gli angoli del lavabo.

Dopo di che sciacquiamo con cura e ripetiamo la stessa operazione mettendo sul panno umido un cucchiaio colmo di bicarbonato di sodio. Strofiniamo bene tutte le superfici e lasciamo agire per qualche minuto prima di dare una seconda sciacquata con acqua tiepida.

Se poi la doccetta del miscelatore è incrostata con calcare o residui di cibo, vale la pena agire in modo più “strong”, facendole fare un bagno in acqua e aceto bianco. Usiamo un sacchetto in plastica per la conservazione degli alimenti come vaschetta e riempiamolo con mezza tazza di acqua demineralizzata calda e 5 cucchiai di aceto.

Immergiamo completamente la parte incrostata in questa soluzione e leghiamo la cima del sacchetto con uno spago. Lasciamo agire una mezz’oretta, poi togliamo il cappuccio e strofiniamo i residui di cibo o calcare con uno spazzolino a setole dure (in caso di incrostazioni difficili dotiamoci di un prodotto con setoline in ottone, in caso contrario vanno benissimo quelle in nylon).

In ultimo, se sentiamo cattivi odori provenienti dallo scarico, versiamo un cucchiaio di bicarbonato sulla piletta, mezzo cucchiaio di sale fino e aceto bianco o succo di limone. La soluzione inizierà a frizzare e noi dovremo lasciarla fare per circa 20 minuti.

Passato questo lasso di tempo versiamo acqua calda per pulire via ogni residuo e lasciamo scorrere il getto del rubinetto per qualche minuto per sturare gli eventuali ingorghi. Dopo tutto profumerà di fresco e la cucina sarà ben pulita e igienizzata.

Foto | da Flickr di TChapman9; R/DV/RS

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ultimo aggiornamento: 28-02-2015